La 66° Settimana liturgica nazionale, in corso a Bari sul tema Eucaristia Matrimonio Famiglia, e promossa dal Centro di Azione Liturgica (CAL) è stata segnata dall’apertura dei lavori da parte del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, che ha sottolineato in particolare la “missione della famiglia” e il “legame fondante” tra quest’ultima e l’eucaristia.
La celebrazione eucaristica domenicale a volte viene vissuta come una “cosa privata”, ha spiegato il cardinale, tuttavia “il rapporto tra Eucaristia e famiglia riporta alla modellazione della comunità Chiesa che sperimenta la gioia nuziale e celebra la festa della comunione”.
Al tempo stesso, il Segretario di Stato ha salutato la Settimana Liturgica come una tappa importante nel “cammino di preparazione al prossimo appuntamento del Sinodo”.
Dello stesso tenore, le affermazioni dell’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, secondo cui nel tema scelto quest’anno, “perché si collegano i due sacramenti Eucaristia e matrimonio, che manifestano, da una parte, la tenerezza dell’amore di Dio e, dall’altra, una comunicazione intensa di amore tra l’uomo e la donna, all’interno della famiglia”.
L’arcivescovo di Bari ha inoltre ricordato che la simbiosi tra famiglia ed eucaristia è già stato individuato da San Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio. Pertanto se la famiglia frequenta poco l’eucaristia domenicale, “ciò non permette ai ragazzi che partecipano ai corsi sull’iniziazione cristiana di vivere in modo intenso questo itinerario, perché non basta accostarsi alla catechesi e avere delle indicazioni morali se poi non si vive il giorno del Risorto, della Chiesa, dell’uomo con la propria famiglia”.
Questa difficoltà non è dovuta soltanto alla diffusione del “lavoro domenicale” ma in particolare all’aver “reso la domenica il contenitore di tutto quello che nella settimana non si riesce a vivere”.