A priest celebrates Holy Mass on board of a warship

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Celebrare la Messa la sera prima

Il giorno astronomico di 24 ore e ​quello liturgico

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Nella sua rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e Decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, risponde oggi a due domande poste da lettori statunitensi.

Dico quotidianamente la messa assieme a due altri sacerdoti della nostra parrocchia. È permesso  anticipare la Messa feriale del mercoledì mattina celebrandola la sera del martedì immediatamente precedente, quando, ad esempio, il mercoledì devo fare delle commissioni o delle visite, o perché mi sarebbe semplicemente più comodo? Per esempio, se io avessi un intervento la mattina successiva presto, non potrei dire messa la sera precedente? Mi piace dir messa quotidianamente, anche perché il Signore lo desidera. — G.D., Chicago, Illinois

Sono un sacerdote anziano in pensione e celebro quotidianamente una messa privata in una stanza della mia abitazione. Vivo al di fuori della mia diocesi. Certe volte preferirei dire il sabato la messa vespertina per la domenica. Non sono sicuro se questo richieda il permesso del vescovo locale o se esista invece una licenza generale per ogni sacerdote che lo autorizzi. Deve esserci un grave motivo per anticipare la Messa domenicale al sabato? — J.H., Austin, Texas

Dal momento che queste due domande sono intimamente connesse, possiamo affrontarle insieme. Trattano vari argomenti, ma principalmente il concetto della Messa quotidiana e la possibilità di anticipare la Messa.

Innanzitutto, la Chiesa raccomanda a tutti i sacerdoti di celebrare la Messa con una cadenza quotidiana, poiché il canone 904 del Codice di Diritto Canonico dice:

“Sempre memori che nel mistero del Sacrificio eucaristico viene esercitata ininterrottamente l’opera della redenzione, i sacerdoti celebrino frequentemente; anzi se ne raccomanda vivamente la celebrazione quotidiana, la quale, anche quando non si possa avere la presenza dei fedeli, è un atto di Cristo e della Chiesa, nella cui celebrazione i sacerdoti adempiono il loro principale compito”.

Ogni sacerdote dovrebbe normalmente celebrare o concelebrare una Messa al giorno, a meno che non gli venga chiesto di dirne un’altra per ragioni pastorali. Da qui il can. 905:

“§1. Eccettuati i casi in cui, a norma del diritto, è lecito celebrare o concelebrare l’Eucaristia più volte nello stesso giorno, non è consentito al sacerdote celebrare più di una volta al giorno.

“§2. Nel caso vi sia scarsità di sacerdoti, l’Ordinario del luogo può concedere che i sacerdoti, per giusta causa, celebrino due volte al giorno, se lo richiede la necessità pastorale, anche tre volte nelle domeniche e nelle feste di precetto”.

Dal punto di vista della messa quotidiana, il calendario seguito è quello della giornata astronomica di 24 ore. Vale a dire che la messa del giorno può essere celebrata a qualsiasi ora, a partire dalla mezzanotte fino alla mezzanotte successiva. Di conseguenza la Messa quotidiana non può essere anticipata alla sera del giorno precedente in quanto significherebbe la celebrazione di due Messe in una stessa giornata.

Perciò il nostro primo lettore non può anticipare la Messa di un giorno feriale alla sera precedente. Può, tuttavia, fare uno sforzo e celebrarla molto presto quello stesso giorno.

Diversa è la domanda di anticipare la celebrazione della domenica e delle festività di precetto. In questi casi la Chiesa permette ai cattolici di adempiere al loro obbligo usando un concetto liturgico del giorno, in cui la festività inizia la sera precedente. Il Diritto Canonico dice:  

“Can. 1248 – §1. Soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico o nello stesso giorno di festa o nel vespro del giorno precedente”.

Come si è visto, questa possibilità esiste soprattutto per facilitare l’adempimento all’obbligo di partecipare alla Messa.

Perciò, nel caso del nostro sacerdote in pensione, se egli desidera celebrare la propria Messa quotidiana del sabato la sera, è libero di usare i testi della Domenica e adempierebbe così all’obbligo di partecipare alla Messa domenicale che condivide con tutti i fedeli. Dal momento che questo viene regolato dal Diritto Canonico, non occorre chiedere il permesso del vescovo per usare i testi della domenica.

Tuttavia, questo avrebbe senso, solo se per qualche motivo egli fosse nell’impossibilità di celebrare la propria Messa quotidiana quella domenica.

Non sarebbe corretto celebrare due Messe il sabato senza partecipazione del popolo, la prima per il giorno stesso e la seconda per la domenica: in quanto questo violerebbe il can. 905.

È certamente permesso a tutti i sacerdoti che celebrano – come accade spesso nelle parrocchie – in entrambe le occasioni con il popolo. Ai religiosi è permesso anche di concelebrare il sabato la Messa comunitaria, anche se celebreranno quello stesso giorno un’altra Messa con partecipazione di popolo, sia che si tratti della Messa del giorno o della Messa vespertina del sabato sera.

[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]

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I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

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Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

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