Terrore in Francia dove, sul treno Thalys tra Amsterdam e Parigi, un uomo armato di kalashnikov ha tentato ieri di compiere una strage. Si tratta di un giovane di 26 anni “di origine nordafricana”, probabilmente marocchino, Ayoub El Kahzzani, già nel mirino dei servizi segreti spagnoli e francesi per i suoi legami con l’islam radicale. Prima di salire sul convoglio a Bruxelles, all’altezza di Oignies, nel nord del paese, ha viaggiato in Spagna e in Siria.
Sul treno – secondo la ricostruzione del quotidiano locale La Voix du Nord – l’aspirante terrorista è stato bloccato da due marines americani che viaggiavano casualmente in abiti civili. Insospettiti dal rumore provocato dal ragazzo nella toilette nell’atto di caricare il mitra, i due uomini lo hanno bloccato appena uscito, prima che riuscisse ad aprire il fuoco all’interno dello scompartimento.
I ‘salvatori’ dei 554 passeggeri sono Alek Skarlatos (della U.S. National Guard dell’Oregon) e Spencer Stones, della zona di Sacramento, aiutati da un loro connazionale, lo studente americano Anthony Sadler. Entrambi sono rimasti feriti nella colluttazione: uno dai proiettili partiti dal kalashnikov, l’altro da una coltellata inferta dal marocchino nell’atto di liberarsi. Si temeva per la salute di quest’ultimo, ma nessuno, attualmente, sembra essere in pericolo di vita.
Verso questi ‘eroi’ per caso la gratitudine dell’intero paese. Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve li ha pubblicamente ringraziati per aver mostrato “estremo coraggio”, e anche il premier francese Manuel Valls ha espresso la propria ammirazione. Parole a cui si è unito il plauso del presidente Barack Obama che ha lodato i suoi cittadini “per il coraggio dimostrato e per la rapidità di pensiero” con cui è stata evitata “una tragedia ben peggiore”.
Il giovane attentatore è stato poi fermato dalla polizia francese nella stazione di Arras, dove il treno si è fermato grazie all’attore e regista francese Jean-Hugues Anglade, che, sentendo dei rumori, si è spostato nel vagone e ha tirato l’allarme. Proprio nel rompere il vetro, si è ferito leggeremente le mani. Subito medicato è in stato di shock. Come lui anche gli altri viaggiatori – in gran parte francesi, olandesi, belgi e inglesi – al momento ospitati in una sala messa a disposizione dal comune di Arras in una scuola vicino la stazione.
Le indagini sono ora nelle mani della procura antiterrorismo di Parigi, ritenuta competente per le modalità di svolgimento dell’attacco e le prime informazioni sulla persona che lo ha compiuto. La pista più plausibile sembra per ora quella di un attentato jihadista. Media belgi affermano che l’attentatore potrebbe essere legato alla cellula jihadista smantellata a gennaio in Belgio, a Verviers, guidata da un belga di origine marocchine, Abu Omar Soussi.