Anche il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, è voluto intervenire nella “querelle” riguardo alla questione del gender, sollevata dal cantante britannico Elton John che ha accusato il sindaco lagunare, Luigi Brugnaro, di ‘bigottismo’ per aver bandito dalle scuole della città libri sull’omosessualità. In una nota diffusa dal Patriarcato, Moraglia sottolinea che “è opportuno tenere ben presente che per un cattolico – al di là delle opinioni di noti personaggi o del provvedimento amministrativo di un sindaco – costituiscono un riferimento imprescindibile le reiterate prese di posizione di Papa Francesco che, rimanendo agli interventi più recenti (conferenza stampa nell’aereo di ritorno dalle Filippine del 20 gennaio 2015, Udienza generale del 15 aprile 2015 e il discorso in occasione della visita ad limina dei vescovi di Portorico dell’8 giugno 2015), ritorna frequentemente sul tema con parole chiare e che non lasciano spazio a fraintendimenti”.
Un autorevole intervento del Pontefice in merito è presente, in particolare, nella recente Enciclica Laudato Si’ – ricorda il Patriarca – “dove si affronta con delicatezza e fermezza la questione della differenza sessuale nel contesto dell’ecologia umana della vita quotidiana che ‘implica anche qualcosa di molto profondo: la necessaria relazione della vita dell’essere umano con la legge morale inscritta nella sua propria natura, relazione indispensabile per poter creare un ambiente più dignitoso… Invece una logica di dominio sul proprio corpo – si legge nel documento pontificio – si trasforma in una logica a volte sottile di dominio sul creato. Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere se stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé… Pertanto, non è sano un atteggiamento che pretenda di «cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa’”.
Moraglia fa, dunque, proprie le parole con cui Francesco “si rivolge a tutti, non solo ai credenti, soffermandosi sul rapporto uomo-donna, essenziale per il futuro dell’umanità”. “La rimozione della differenza – afferma il presule citando ancora il Santo Padre – è il problema, non la soluzione… L’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più… Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, lo è per tutti, non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta”.
Dunque, conclude il Patriarca di Venezia, “non sarebbe onesto ‘ritagliare’ il magistero del Papa, cogliendo di esso solo quanto può essere di personale gradimento e invece sorvolando su quanto potrebbe, a taluni, non essere gradito”.