Immigrazione: arrivate a Catania le 49 salme della tragedia di sabato

Insieme a loro, sulla nave norvegese Siem Pilo, 313 sopravvissuti. Ad Augusta, sempre oggi, arrivate 422 persone; con le loro testimonianze la polizia è riuscita ad arrestare gli scafisti al timone del barcone

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Sono giunte questa mattina a Catania le salme delle 49 vittime della ennesima tragedia in mare avvenuta, sabato scorso, al largo della Libia. A trasportare i corpi dei profughi la nave norvegese Siem Pilo, insieme anche ai 313 sopravvissuti – tra cui nove bambini e 42 donne – recuperati dalla nave italiana Cigala Fulgosi, intervenuta sabato sul luogo della tragedia. Sulla Siem Pilot si trovavano anche altri 103 profughi e migranti soccorsi dalla nave tedesca Werra mentre il gommone sul quale erano imbarcati era in difficoltà.

Sembra che le vittime siano rimaste uccise dal gas di scarico inalato durante il viaggio nella stiva della nave. Solo a chi paga il prezzo più alto i diversi trafficanti di esseri umani concedono infatti di viaggiare sul ponte. I morti di sabato si vanno ad aggiungere agli oltre 2.300 calcolati dall’inizio dell’anno dall’Oim, l’Organizzazione mondiale delle migrazioni, che ha riferito anche che finora sono circa 240mila gli sbarchi registrati sulle coste europee, 20mila in più di quelli dell’intero 2014.

I Paesi in cui arrivano sono soprattutto la Grecia (134.988) e l’Italia (102.000). E ad attestare quest’ultimo dato, l’arrivo ad Augusta, nel siracusano, sempre oggi, di altre 422 persone tratte in salvo al largo delle coste libiche da una nave croata. Grazie alle testimonianze di alcune di loro, le autorità di polizia hanno individuato e fermato i tre scafisti al timone del barcone fatiscente che li trasportava e che rischiava di diventare un’altra bara galleggiante.

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ZENIT Staff

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