“Il mio pensiero va, in questo momento, alla popolazione della città di Tianjin, nella Cina settentrionale, dove alcune esplosioni nell’area industriale hanno causato numerosi morti e feriti e ingenti danni. Assicuro la mia preghiera per coloro che hanno perso la vita e per tutte le persone provate da questa sciagura; il Signore dia sollievo ad esse e sostegno a quanti sono impegnati per alleviare le loro sofferenze”.
Hanno fatto il giro del mondo le parole di Papa Francesco pronunciate durante l’Angelus della Solennità dell’Assunta, e rivolte a tutte le vittime della tragedia consumatasi nella notte tra mercoledì e giovedì scorso. Addirittura in Cina la Phoenix Tv, rete satellitare privata con base a Hong Kong, considerata vicina al governo cinese, ha riproposto l’attestazione di cordoglio del Pontefice in diversi servizi giornalistici.
Un gesto inedito, oltre che un segnale di avvicinamento tra Pechino e Santa Sede, come osserva il sito Il Sismografo, sottolineando che non si ricorda un precedente del genere. Le parole dell’Angelus di ieri del Papa sono riportate anche dal South China Morning Post, giornale anglofono di Hong Kong.
Anche ai microfoni della Radio Vaticana, padre Sergio Ticozzi, missionario del Pime ad Hong Kong, ha confermato la grande emozione provata in Cina per l’attestazione di cordoglio e solidarietà del Pontefice. “Certamente è una cosa positiva, è un passo in avanti”, osserva. “Finora, tutto quello che riguardava il Vaticano e il Papa non era presentato dalla televisione cinese. Se c’è stata questa presentazione è segno che la Cina è interessata al rapporto con il Vaticano, è interessata a presentare il Papa Francesco, soprattutto nel suo atteggiamento di compassione, di misericordia per persone che stanno soffrendo. Questo è veramente positivo”.