Il 15 di questo mese, mentre in terra si cerca un luogo per ristorare il corpo, da secoli continua a stagliarsi in cielo il nome di Maria, madre di Gesù e di tutti gli uomini, Assunta dal Padre agli onori della gloria più grande. La venerazione alla Vergine appartiene all’umanità intera! Quanti miracoli; processioni; feste popolari; pellegrinaggi; santuari; canti; opere a Lei intitolate; donne consacrate; confraternite devote; miracoli, vocazioni.
Il mio maestro spirituale, devoto alla Madre della Redenzione, ha sempre rivolto a Lei i pensieri più alti e da Ella ha tratto la linfa spirituale quotidiana, per servire Cristo nella sua lunga missione sacerdotale. In particolare nella veste di assistente centrale del Movimento Apostolico, voluto da Maria tramite una sua umile serva a cui ebbe a dire, il 7 luglio del 1978: “Va’, salva converti”.
Non posso, a proposito, non citare la prefazione del cardinale Stanislao Dziwisz al recente libro (Va’, salva, converti – Ed. Ares, 2015) di don Giovanni Scarpino, sulla storia del Movimento Apostolico. In essa leggiamo alcune parole di San Giovanni Paolo II, rivolte agli aderenti del Movimento nato a Catanzaro e alla sua ispiratrice, Sig.ra Maria Marino, ospiti del Santo Padre nel giorno seguente al ferragosto del 1987, nella residenza di Castel Gandolfo: “Io vi auguro che il vostro Movimento Apostolico cominci sempre nel Cenacolo e nell’Eucaristia; e vi auguro poi che inizi sempre accanto alla Vergine Maria […]”. L’incoraggiamento è chiaro. Non bisogna mai separarsi dalla Madre del Signore! Messaggio “soprannaturale” da interiorizzare. Un uomo, impegnato ad “elevare” la sua vita sulla terra, non può non essere devoto alla Madonna, da qualsiasi ruolo svolga la sua attività sociale, professionale, politica, artistica, ecc.
Chi crede solo nelle relazioni umane avrà certo da ridire, ma tutto nel mondo è sempre rapportato alla povertà della propria anima. Si sa che Satana è il più gettonato di una società che non ama alcun tipo di regole e pensa di superare la propria stanchezza spirituale, causa delle attuali nefandezze umane, attraverso speciali “pacchetti preconfezionati”.
Ma oggi si riflette sul posto di Maria nella vita delle persone? Mons. Costantino Di Bruno pone delle domande: “Qual è il posto d’onore nel nostro spirito, nella nostra anima, nel nostro corpo per la Vergine Maria, Nuova Arca dell’Alleanza del Signore nostro? Con quale amore noi la onoriamo, veneriamo, celebriamo? Quanta gioia proviamo quando la pensiamo? Con quale fede ci accostiamo al suo trono di grazia? Quanta fiducia abbiamo nel ricorrere a Lei? Cantiamo, esultando, al ricordo di Lei?”.
Sono domande che difficilmente trovano una risposta, in una realtà azzoppata nello spirito. Non posso perciò non servirmi di qualche riflessione del mio maestro spirituale, cercando di estrarre, indegnamente, qualche pensiero per farne assieme tesoro. Bisogna subito dire che la Vergine Maria è più che Arca dell’Alleanza. Lei è piena di grazia. Il Signore abita e dimora in Lei e in Lei si è fatto carne. Il Figlio dell’Altissimo come è generato dall’eternità dal Padre, nel tempo è stato generato nell’umanità dalla Vergine Maria. La carne di Dio è carne di Maria. Carne dalla sua carne, sangue dal suo sangue, vita dalla vita, cuore dal suo cuore. Il Padre celeste ha creato Maria. Maria ha generato il suo Figlio Unigenito. Questa grandezza è solo della Vergine di Nazaret. Nessuna altra donna al mondo, né prima né dopo di Lei, potrà avere questa gloria e questo onore.
Lei è la piena di grazia, la dimora di Dio, ma anche la carne e il sangue da cui il Padre celeste ha attinto l’umanità da dare al suo Figlio Unigenito. Altra cosa straordinaria da ricordare ogni ogni giorno al mondo e alle sue nuove generazioni è che dal primo istante del suo concepimento Maria è la Vergine per il suo Dio. Essa non è stata mai del peccato, mai di un uomo, mai delle cose, mai del creato, mai della stessa morte.
Leggo tra gli appunti del sacerdote: “Non vi è creatura, animata o inanimata, spirituale o materiale, del cielo, della terra, degli inferi, non vi è né morte e né alcun’altra realtà esistente che possa dire: Maria, in qualche modo, è stata mia. Maria non è stata mai di nessuno, neanche per un secondo, neanche per il secondo o l’istante della morte. Lei è stata trasformata, resa tutta spirituale, portata nel Cielo dal Figlio suo, incoronata Regina degli Angeli e dei Santi, costituita la quarta stella del Paradiso di Dio”.
Satana sa perciò che la vera sua nemica è la Madre di Gesù. Quando riesce ad allontanare un cuore dalla Madre di Dio, privandolo di Lei, tutto diviene più facile per il male. Cade ogni ostacolo, come spesso succede oggi, per la conquista del mondo. L’unico baluardo è la Madre celeste, fortilizio prediletto da suo figlio Gesù. Anche nel tempo di internet è vitale capire che senza Maria i cuori crolleranno, si dissolveranno più che le mura di Gerico. Il maligno, ormai in veste tecnologica, potrà governare indisturbato il mondo, come attualmente sta facendo.
Il cristiano senza la Madre divina è finto, falsato, forse abbellito, rifatto, ma vuoto, spento. Misera è quella comunità cristiana che per esaltare Cristo toglie gloria alla Madre sua. Questa comunità non sa che Cristo riveste Maria della sua gloria. Cristo non toglie alla Madre. Dona tutto se stesso a Lei. Tutta la Chiesa Lui ha posto nelle mani della Madre sua. Tutto il Cielo è affidato al suo governo di Madre. Povera è ogni anima che si vergogna di esaltare la Madre celeste, attratta da teorie che offrono un Dio personale e una formula “certa” per sedare le pene del cuore. Buon Ferragosto in Maria!
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