Un delizioso canto a gloria di Dio, prodotto dalle corde vocali di un bambino che, appena nato, sembrava già destinato inesorabilmente ai margini della società. Si tratta di Christopher Duffley, oggi 14enne, cieco dalla nascita e autistico ma con un grandissimo dono che mette al servizio del prossimo per “condividere la visione di Dio”.
La sua storia ha fatto il giro degli Stati Uniti e ha commosso persone d’ogni risma, credenti e non, mentre la sua voce ha penetrato i cuori di esperti di musica e semplici appassionati. Nato prematuro, a sole 26 settimane, pesava meno di due chili. Abbandonato dai genitori, risultati poi positivi ai test dell’ossicodone e della cocaina, è stato dapprima accudito in un ospedale del New Hampshire, in Inghilterra, e successivamente, a 14 settimane dalla nascita, è stato adottato da una famiglia che ha saputo dargli amore e valorizzare i suoi talenti.
È così che il piccolo Christopher, malgrado le disabilità fisiche e mentali, è riuscito a cimentarsi nel canto ottenendo ottimi risultati. Non è stato facile saper scoprire dentro di sé di avere qualcosa di meraviglioso da dare agli altri. Aveva due anni quando gli fu diagnosticato l’autismo. Per lungo tempo il piccolo non parlava neanche, ma grazie alla famiglia adottiva (già numerosa prima del suo arrivo) ha vinto quelle resistenze che impedivano alla sua splendida voce di irradiare. I genitori, accompagnati dagli educatori, intuirono, compresero e curarono l’attitudine del bambino verso la musica.
Non solo con la voce, Christopher dimostrò di saper emozionare anche suonando il pianoforte, la tromba, la chitarra e la batteria. Iniziò ad esibirsi nella scuola elementare che frequentava a Manchester, per poi portare il suo talento nella chiesa locale, da sempre una seconda casa per la sua famiglia. Quel luogo sacro è stato per lui un trampolino di lancio: ad oggi ha all’attivo circa 150 esibizioni, molte delle quali in ambito religioso, e nel 2013 è stato pubblicato il suo primo album, intitolato Eyes of my heart. È inoltre presente su Youtube con un canale personale e sulla piattaforma religiosa Godtube.
Nei testi delle sue canzoni si trovano continui rimandi alla Bibbia e alla fede cristiana, soprattutto all’amore che Dio riversa sugli uomini. Il sentimento religioso, del resto, è presente in modo molto efficace all’interno della sua famiglia. La zia Christine, in occasione dei dieci anni dall’adozione di Christopher, ha affidato a internet una struggente lettera in cui parla della scelta di accoglierlo con queste parole: “Gesù non stava scherzando quando ha detto ai suoi discepoli: ‘E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me’ (Mt 18, 5)”.
La musica è la sua passione principale, che però non impedisce a Christopher di dedicarsi anche ad altro. È attivo infatti nel volontariato, dove trasmette ai meno fortunati quell’amore di cui lui è circondato in famiglia. Un suo fratello, in occasione del compleanno nel 2013 di questo musicista prodigio, ha scritto che Christopher rappresenta un dono “di vita, di amicizia, di sacrificio e di amore incondizionato” che Dio ha voluto offrire a lui e alla sua famiglia. Sulla stessa lunghezza d’onda la stessa zia Christine, che ammette: “Lui ci insegna a non guardare tutto con i nostri occhi, ma a guardare le cose come Dio le vede, attraverso il Suo cuore”.
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In questo video Christopher Duffley si esibisce, nella chiesa di St. Mary, a Manchester, nel canto della “Ave Maria” di Johann Sebastian Bach