Ti scrive un’umile formica. Grande è il dono della verità che ci possiamo scambiare. La condizione è che ci mettiamo alla pari.
Tu lo sai, caro elefante, che l’arroganza, la prepotenza, la supponenza sono malattie favorite anche dalla sovrabbondante mole da cui è rivestito uno più dell’altro e che tende a mettere uno sopra l’altro.
Tale apparenza è un vero inganno ed è causa di invidie, gelosie, odio e guerre: è la rovina dell’umanità.
E’ ridicola se pensiamo al grande valore con cui il Creatore ha arricchito te e me. Tutto ce lo ricorda: non giudicare, non soppesare secondo il vostro bilancino, l’uomo valuta la statura, ma la grandezza tua e mia è misurata dall’alto.
Ti confesso l’abbaglio che ho preso nei tuoi confronti: ti credevo “più grande di me”. Pensandola così ti facevo del male perché ti offrivo pretesti che gonfiavano di presunzione, ma danneggiavo anche me stesso affliggendomi nella “depressione”.
Dio mi perdoni, ma offendevo anche il Creatore a cui non riconoscevo la capacità di fare qualcosa di meglio.
Ora non mi cruccia il pensiero che tu sia “più grande di me”, ma mi rallegro di poterti dire che tu sei molto più grande di quanto tu possa pensare di te. E questo è vero anche per me. Godiamo insieme del dono ricevuto.
Il Creatore ci esalta a specchio e immagine del cielo perché ci innalza ad essere doni gli uni per gli altri. Ciao, tua formica.
Carissima formica, grazie! Mi hai svegliato.Ho cominciato a ridere della mia presunzione. Grazie! Tuo elefante.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.