Card. Meisner: "Il grido di Maria contro un'Europa corrotta"

L’arcivescovo emerito di Köln è inviato speciale del Papa in Romania per l’inaugurazione del complesso conventuale del santuario di Maria-Radna a Timisoara, recentemente restaurato 

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Nella Chiesa, oggi, “abbiamo bisogno di un servizio di ricerca” che sia capace di “aiutare le persone che si sono smarrite: affinché dalla lontananza da Dio possano giungere alla sua vicinanza”.  Così il cardinale tedesco Joachim Meisner, arcivescovo emerito di Köln, inviato speciale di Papa Francesco in Romania per le celebrazioni per l’inaugurazione del complesso conventuale del santuario di Maria-Radna a Timisoara, restaurato di recente.

Facendo un paragone con il servizio di ricerca dei dispersi e dei lontani dalla Patria operato da Chiesa e Croce Rossa a fine Seconda guerra mondiale, il porporato nel suo intervento – riportato da L’Osservatore Romano –  ha sottolineato che le comunità cristiane “dovrebbero costruire questi servizi di ricerca intorno a Maria” che è “maestra nel cercare e nel trovare”.

In nessuna comunità – ha detto Meisner – dovrebbe mancare questo servizio di ricerca mariana, affinché le molte persone smarrite della civiltà dell’egoismo possano essere trovate”. Maria, ha poi aggiunto, ha accettato nella sua vita il nuovo ordine di Dio, contro quella “anarchia” che è invece “il declino della morale e dell’etica nel peccato; e il declino della verità nella menzogna; e il declino del coraggio nella codardia”.

A questo proposito, ha fatto notare l’inviato papale, “è sorprendente come in Europa le aspettative di vita euforiche degli ultimi decenni si siano trasformate in un pessimismo paralizzante”. Anzi, si è addirittura “trovato piacere nel declino”, o almeno è questo ciò che emerge quando si leggono notizie come l’aumento del numero di bambini abortiti o di persone anziane abbandonate.

“Un piacere autentico nel declino sembra essere diventato di moda anche nella Chiesa”, ha rilevato Meisner, rimarcando che “l’ominismo ha scacciato il teismo” e che “al centro della Chiesa e della teologia non c’è più Dio, bensì l’uomo”: La croce è stata spianata a formare una linea orizzontale, quindi abbassata dal più al meno”.

In questa situazione, è dunque più che mai necessario il ruolo di Maria e il suo ordine della vita, ha ribadito il cardinale. “Nulla deve avere la precedenza sulla volontà di Dio”: anche se oggi Maria “non facesse altro che gridare questa parola nell’Europa corrotta – ha concluso – avrebbe già fatto una cosa grande, forse ci avrebbe salvati”.

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ZENIT Staff

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