La data che le donne saudite hanno segnato sul calendario è il 12 dicembre 2015. Quel giorno infatti potranno finalmente votare, alle elezioni municipali che si terranno in Arabia Saudita. Ieri, 12 agosto, nella capitale Riad si è tenuto un seminario, presieduto da una ventina di donne, per spiegare le tecniche della campagna elettorale e per presentare la candidatura di alcune di loro.
“Il mio messaggio elettorale è semplice: cambiare”, ha dichiarato all’agenzia Bloomberg Haifa Al-Hababi, candidata di 36 anni, una delle 21 partecipanti del seminario. “Cambiare il sistema. Cambiare è vita. Il Governo ci ha dato questo strumento e io intendo usarlo”. La svolta del voto alle donne è avvenuta nel 2011, quando il sovrano saudita Abdullah bin Abdul Aziz lo ha stabilito dopo una protesta femminile nata sui social network. Lo stesso Abdul Aziz – ricorda l’Osservatore Romano – è stato poi il primo a nominare una donna vice ministro, ha aperto la prima università mista ed eliminato i commessi maschi dai negozi di intimo da donna e nelle profumerie.
A seguito delle riforme, è aumentata del 48% anche la manodopera femminile. La linea adottata da Abdul Aziz è stata raccolta dal nuovo re Salman, succeduto nel gennaio scorso al fratellastro.