La visita del Papa a Philadelphia, in programma dal 22 al 27 settembre, verrà onorata da una mostra eccezionale. “Sacred Writings. Extraordinary Texts of The Biblical World” è il titolo dell’esposizione di frammenti cartacei antichi allestita dal Penn Museum di Philadelphia (dal 15 agosto al 7 novembre). L’obiettivo – come riferisce l’Osservatore Romano – è di mettere in risalto i vari modi in cui la Bibbia e le tradizioni fiorite intorno a essa sono state rappresentate nei secoli e attraverso i continenti.
Sarà così possibile osservare uno dei più antichi frammenti del Vangelo di Matteo, scritto su un papiro, in greco antico, risalente al terzo secolo. Tale frammento contiene l’inizio del Vangelo dell’apostolo, in cui viene illustrata la discendenza di Gesù. Altro pezzo pregiato, è la prima traduzione in inglese, autorizzata dalla Chiesa di Roma, del Nuovo Testamento, stampata a Reims, in Francia, nel 1582. In esposizione anche la prima Bibbia integrale stampata nel nuovo mondo, la cui traduzione, per gli americani del Massachusetts, fu curata, nel 1663, dal missionario puritano John Eliot. È quindi possibile ammirare un’antica tavoletta di argilla, con caratteri sumeri cuneiformi, databile intorno al 1650 prima dell’era cristiana, in cui è contenuta la prima versione della grande inondazione in Mesopotamia. Tale versione è stata poi incorporata nell’Epopea di Gilgamesh.
Ci sarà poi un Nuovo Testamento poliglotta, redatto dallo studioso tedesco Elias Hutter a Norimberga, nel 1599, in dodici lingue: siriaco, ebraico, greco, latino, tedesco, cecoslovacco, italiano, spagnolo, francese, inglese, danese e polacco. Ad arricchire la mostra, anche un manoscritto, in italiano, databile intorno alla fine del XV secolo, che illustra i principali avvenimenti storici dalla creazione fino all’elezione di papa Sisto IV (1471).
La mostra sulle Sacre Scritture non è l’unica che sarà possibile visitare a Philadelphia durante i prossimi mesi. Dal 21 agosto al 3 gennaio 2016 ci sarà anche “Religious Liberty and the Founding of America”. Attraverso un itinerario scandito da preziosi documenti si intende sottolineare il fondamentale ruolo svolto dalla religione nella costruzione della società statunitense e come la libertà religiosa sia diventata un diritto garantito dal primo emendamento alla Costituzione americana. Tra i documenti in mostra spiccano le stampe della lettera del 15 marzo 1790 indirizzata dal primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, ai fedeli cattolici nel Paese, in cui si sottolinea che essi devono essere trattati come tutti gli altri cittadini americani.