Domenica 9 Agosto il prof. Vincenzo Barone, già presidente della Società chimica italiana, ha pubblicato un articolo sul ‘Sole 24 Ore’ molto critico nei confronti dell’enciclica ‘Laudato Si’ di papa Francesco. Da un accademico all’altro. Al prof. Marianno Franzini, presidente della Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (Sioot), la critica è sembrata poco fondata e soprattutto confusa.
Intervistato da ZENIT, il prof. Franzini ha spiegato che ha ragione il Papa quando chiede che la scienza come sistema “non può immettere sul mercato dei nuovi prodotti senza la lungimiranza di saper o voler criticamente valutare gli effetti nel tempo”. Perché “questo agire finisce con l’assoggettare l’uomo, la natura, gli animali all’alchimia di laboratori che potrebbero essere sostenuti e programmati da sponsor non indipendenti”.
“Trovo molto lontana dalla realtà e pretestuosa – ha continuato il presidente della Sioot – l’accusa secondo cui papa Francesco sarebbe un paladino dell’oscurantismo, invece di apprezzarne il richiamo chiaro coraggioso e lungimirante fatto in favore della ricerca scientifica e della tecnologia liberando l’umanità dall’avidità egoistica e utilitarista”.
Secondo il professore che porta avanti cure e ricerche che utilizzano ozono e ossigeno nella medicina, nei vegetali e negli animali , “papa Francesco ha richiamato la scienza ad allargare le proprie ricerche apportando soluzioni in armonia e simmetria al nostro essere di partenza: uomo, animale o vegetale che sia”.
“Non esistono infatti solo soluzioni chimiche cioè antibiotici, pesticidi, etc. Questi possono essere d’aiuto ma vi possono essere soluzioni esistenti magari da perfezionare o anche da scoprire non aggressive e meno inquinanti, fisiologicamente compatibili con gli esseri che ne saranno i destinatari”.
L’autore dell’articolo cita un test: l’antibiotico uccide i virus o i batteri? La risposta: l’antibiotico è utile a volte per i batteri, ma questa scienza – ha precisato Franzini – “non prende neppure in considerazione la possibilità che la natura ci offre e cioè che l’uomo può vincerli entrambi con il proprio sistema immunitario”. Infatti, aiutare il sistema naturale perché sia sempre più performante è di certo la scienza eticamente compatibile con la vita.
“Papa Francesco, – ha sottolineato Franzini – è chiaro nel suo messaggio, chiede alla scienza di mettersi in campo a 360 gradi senza barriere ideologiche o commerciali assecondando le possibilità offerte dalle cose stesse capendo e ricevendo quello che la realtà naturale da sé permette, tendendo la mano verso scienziati lungimiranti con un impegno rinnovato nei confronti dell’umanità”.
Franzini ricorda che “questa preoccupazione è stata espressa anche da pensatori e filosofi come Theodor Adorno, Max Horkheimer o Herbert Marcuse, che non sono certo papisti sfegatati – aggiunge -. Non è in discussione la bontà della ricerca e delle applicazioni scientifiche, bensì la strumentalizzazione e l’utilizzo. Se la scienza serve al dominio ed al possesso egoistico sono evidenti i rischi di uno stravolgimento del pianeta. È questo ciò che vogliamo per le generazioni future?”
Il prof. Franzini ha concluso dicendo: “Trovo un’enorme forza umana e intellettiva nella ‘Laudato Si’, in cui il Papa si pone alla ricerca di un mondo nuovo, guardando in modo altruistico non solo all’immediato ma al futuro di tutti senza limiti confessionali, di razza o di interesse. L’autore dell’articolo del Sole 24 Ore cita il prof. Enrico Bonelli, ma sbaglia se lo contrappone al Pontefice, perché chi più di papa Francesco con coraggio uscendo dagli schemi dimostra ‘coerenza logica’?”.
L’augurio e l’obiettivo di Franzini e “di tutti” è che la scienza “sia vera, umile e rispettosa al servizio delle richieste provenienti dagli uomini. Che guardi e ricerchi con occhi nuovi e aperti il meglio che può offrire e servire al nostro pianeta. Così sarà di nuovo scienza al servizio di tutti e quindi libera”.