Sono stati liberati 30 dei 60 cristiani rapiti giovedì dai jihadisti dello Stato Islamico a Qaryatain, nella provincia di Homs. Lo rende noto oggi, Osama Edward, direttore del Network cristiano assiro per i diritti umani in Siria, spiegando che, tra i circa 230 civili rapiti dall’Isis dopo la conquista della città, figurano anche 45 donne, 19 bambini, 11 famiglie e addirittura due disabili sulla sedia a rotelle. Altre centinaia di persone mancano all’appello.
Secondo Edward, i miliziani stanno preparando un nuovo attacco a Sadad dove attualmente vivono circa 4mila famiglie cristiane, molte delle quali già in fuga. La città era stata catturata dai miliziani di al-Qaeda già nel 2013 ma riconquistata poco dopo dalle truppe di Assad.
Lo stesso Assad che, a detta della Coalizione nazionale siriana, il principale gruppo di opposizione al regime appoggiato dall’Occidente, “avrebbe facilitato la conquista di Qaryata per sfruttare politicamente l’accaduto”.