“Non accontentarsi di una vita mediocre e senza aspirazioni”, ma “sforzarsi a crescere in una profonda vita di amicizia con Cristo”. Così Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti dell’Incontro Europeo dei giovani (EEJ2015), in corso ad Avila, in occasione del V Centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù.
Il testo, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, è stato letto oggi dal segretario generale della Conferenza Episcopale spagnola (CEE), il sacerdote e giornalista José María Gil Tamayo, durante la Messa conclusiva che ha visto la partecipazione di oltre 6000 ragazzi e ragazze provenienti da Europa e altri continenti.
Nel suo messaggio, il Santo Padre, salutando i partecipanti e gli organizzatori dell’Incontro, ricorda la figura di Santa Teresa, riformatrice dell’Ordine dei carmelitani, soffermandosi in particolare su una sua frase: “In tempi duri, forti amici di Dio”. Un monito che – scrive il Papa – “ha una risonanza speciale quando si rivolge ai giovani e al loro desiderio di verità, bontà e bellezza”.
Francesco ha quindi incoraggiato le nuove generazioni a “prendere sempre più coscienza del dono immenso ricevuto nel Battesimo e nella Cresima”, che offre ai cristiani l’impulso a “portare l’amore di Cristo ai propri simili”. Ricordando la necessità di crescere sempre più “nell’amore per la Chiesa e i fratelli”, il Papa chiede di pregare per lui, e “con affetto” affida tutti alla protezione della Vergine Maria.
La lettura del Messaggio è stata accolta dai numerosi presenti con una calorosa ovazione. La celebrazione conclusiva dell’Incontro si è svolta nel Lienzo Norte della muraglia di Avila, presieduta dal cardinale Ricardo Blázquez, acivescovo di Valladolid e presidente della CEE, insieme ad una trentina di vescovi e 52 sacerdoti.