Lettura
La liturgia di oggi propone due prime letture tra le quali scegliere. La prima è tratta dal libro di Daniele e presenta la figura di uno simile ad un “figlio d’uomo” a cui è dato un potere eterno. La seconda, invece, dalla prima lettera di Pietro, fa riferimento proprio all’evento della trasfigurazione di cui ricorda, in particolare, le parole sul Figlio pronunciate dal Padre. Nel Vangelo, viene narrata la trasfigurazione di Gesù davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni, un evento che coinvolge gli occhi e le orecchie dei discepoli.
Meditazione
Salendo su un “alto monte” si vive l’esperienza di sentire i rumori allontanarsi per ritrovarsi avvolti nel “silenzio” che acutizza la capacità di ascoltare e di meravigliarsi. Condotti in questo contesto così diverso da quello della vita quotidiana, i tre apostoli vivono una nuova esperienza: Gesù “fu trasfigurato” davanti a loro. Gli abiti che indossiamo dicono qualcosa di noi e questo vale anche nel mondo biblico in cui essi rimandano all’identità di chi li indossa. Dal momento che, nella Bibbia, il bianco è collegato alla realtà di Dio e, nel NT, alla risurrezione, gli abiti bianchi di Gesù ci dicono che si lascia guardare nella sua realtà divina. Pietro risponde a ciò che vede affermando che è “bello”, “buono”, per loro stare lì, riconoscendo di vivere un’esperienza che gli fa bene, che gli fa piacere. Desideroso di prolungare questo momento, propone di costruire “tre capanne”. Ma, la voce del narratore svela che la proposta di Pietro non è quella giusta per poter continuare a godere di quella bella esperienza. Le parole del Padre indicano la strada migliore: per proseguire a contemplare in Gesù la realtà del Figlio amato è necessario ascoltarlo. Per “vedere” chi è veramente Gesù non bastano gli occhi, perché essi rischiano di rimanere scandalizzati davanti all’immagine della croce, ma sono necessarie le orecchie: orecchie disponibili ad ascoltarlo, perché solo il ricordo delle sue parole renderanno gli occhi capaci di vedere la gloria del Figlio amato nel corpo straziato del Crocifisso. Oggi, per ascoltare la voce del Figlio, è necessario leggere il Vangelo, meditarlo, “ruminarlo”, richiamarlo durante la giornata, perché divenga parola di vita capace di orientare il nostro sguardo e le nostre scelte.
Preghiera
«Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105): con le parole del salmo, rinnovo il mio desiderio di ascoltare Gesù.
Agire
Durante la giornata, cercherò di trovare un po’ più di tempo per leggere il brano del Vangelo e meditare su di esso.
Meditazione del giorno a cura di Marzia Blarasin, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it