“Si vede che oggi siete entusiasti!”. Così Papa Francesco ha salutato i numerosi pellegrini in lingua italiana, presenti nell’Udienza generale di oggi, 5 agosto, in Aula Paolo VI. Tra questi anche i 500 partecipanti al Meeting Giovani verso Assisi, guidati da padre Marco Tasca, ministro generale dell’ordine dei frati minori conventuali, il quale ha presentato al Pontefice l’iniziativa di otto giorni.
“Basta con quei convegni estivi che costringono i giovani ad ascoltare per ore una lunga serie di relatori: puntiamo su fatti concreti come la preghiera, il servizio ai poveri e l’evangelizzazione per le strade”, ha sottolineato il religioso. Ha ricordato che obiettivo dell’incontro è quindi “far stare insieme i ragazzi, che vengono da 15 Paesi, ma anche i nostri frati più giovani che si conoscono poco tra loro: penso, per esempio, ai latinoamericani e agli asiatici”.
Tutti insieme si sono ritrovati, dal 2 al 4 agosto, in preghiera nei luoghi di san Francesco ad Assisi. E ora a Roma “stanno servendo i poveri in sette strutture di accoglienza della comunità di Sant’Egidio”. Tutta la giornata di giovedì sarà invece dedicata alla evangelizzazione in nove piazze di Roma, in accordo con il vescovo ausiliare Matteo Zuppi, “proprio per testimoniare la loro fede alle persone che incontreranno”.
Durante l’udienza – informa poi L’Osservatore Romano – il Papa ha salutato anche gli artisti del Gran Ballet argentino di Córdoba, custodi di un ricco patrimonio di musiche e danze popolari, che stanno partecipando dal 25 luglio al 7 agosto al Latium World Folkloric Festival di Cori, manifestazione che dal 2007 mette insieme tante tradizioni per rilanciare una cultura della pace. In aula c’erano tutti i gruppi folklorici provenienti, oltre che dall’Argentina, da Bulgaria, Polonia, Russia, Ucraina, Colombia, Messico, Sri Lanka, Togo, Italia. Con loro anche i famosi danzatori maori giunti dall’isola di Pasqua.
Dall’Argentina, tra gli altri, proveniva anche un gruppo di caschi blu, accompagnato dai familiari, tra cui tre bambini, venuti “per trovare nuove energie nelle nostre missioni di pace”, come hanno spiegato. Di pace – riferisce il quotidiano vaticano – è venuta a parlare anche la delegazione di Pove del Grappa, nel Vicentino: Francesco ha benedetto la fiaccola che, il prossimo 5 settembre, si unirà alle altre accese nei luoghi simbolo della prima guerra mondiale. L’iniziativa si svolge nell’ambito delle cosiddette Feste del Cristo, che risalgono al 1832. Significativa, infine, la presenza di 100 rappresentanti della compagnia di Sant’Orsola, istituto secolare fondato 480 anni fa da sant’Angela Merici.