Appena ci si sente amati, ci si sente spinti a fare il bene e a donare a chiunque abbia bisogno di te.
Tutte le mattine un vento gelido investiva brutalmente un grande masso di ghiaccio urlando: “devi entrare nel torrente, devi passare attraverso il mulino per fare il pane; devi riempire il lavatoio e sciacquare i panni; devi entrare nelle case a dissetare la gente; devi passare per le campagne a irrigare la terra; devi… devi… devi…”
Il masso di ghiaccio udiva perfettamente quella gelida voce che, ricordandogli una serie di “comandamenti”, gli richiamava la sua finalità, il suo “dover essere”. Si sentiva chiamato proprio a questi doveri, ma non riusciva a fare un passo.
Finché un giorno il vento gelido cessò di urlare e si trasformò in un tepido, calmo venticello. Goccia dopo goccia, quel masso, sciogliendosi, defluì nel torrente e dopo un lungo, tortuoso percorso arrivò al mare.
Allora, volgendosi indietro, si accorse che, grazie al calore inizialmente ricevuto, è divenuto torrente, aveva potuto, durante il suo corso, fare il pane, sciacquare i panni, dissetare la gente, irrigare la terra, beneficare tutti coloro che incontrava; era riuscito insomma a realizzare se stesso e a donare calore e vita con mille servizi.
Lasciandoti investire dal calore di Dio, ti stupirai di quanto saprai dare.
Ciao da p. Andrea
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