Le molteplici meraviglie del bosco le può raccontare il boscaiolo che vi passa varie ore del giorno. Anch’io, da innamorato di questa grande famiglia di pini, abeti, larici, lo attraversavo spesso.
Avevo il tempo e soprattutto l’animo di soffermarmi. Sono entrato per scambiare due chiacchiere con il boscaiolo. Mi è stato facile trovarlo. E’ bastato orientarmi ascoltando la voce del silenzio che cantava al ritmo di un’accetta.
Buon giorno! Buon giorno!
Sto facendo legna! O meglio, sto dando una mano a questi alberi che sembrano chiedere aiuto per poter esprimere la loro generosità verso chi costruisce case, modella mobili, navi e imbarcazioni e scolpisce opere d’arte.
Colgo in loro soprattutto l’urgenza di essere trasformati in fuoco: c’è in giro tanto freddo da mitigare.
Vedo, qui accanto, ammucchiata una catasta di tronchi, già asciugati dal sole e pronti ad essere trasformati in calore.
Mi ricordano che la loro vocazione non è rimanere inutilmente accatastati a patire il freddo lungo il pendio d’un bosco, o allineati lungo le pareti d’una baita. Il loro sogno è quello di tuffarsi nel fuoco per diventare fiamma che cuoce e si trasforma in calore che riscalda.
Sembrano supplicarmi di gettarli decisamente tra le fiamme. Non hanno paura di trasformarsi in cenere, perché godono la certezza di diventare fiamma benefattrice che, unita al fuoco portato da Gesù dal Cielo, non si spegnerà mai, anzi divampando vivificherà ogni angolo della terra.
Ciao da p. Andrea
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