Lettura
A Gesù piace paragonare il suo regno al seme sparso sul terreno e desidera che gli ascoltatori arrivino a comprenderne bene il significato, tant’è che vi ritorna con un’altra parabola, quella del grano e della zizzania che, seminata di notte da un nemico, cresce insieme al chicco e si manifesta al momento della fioritura. Gesù avverte di non sradicarla prima del raccolto, per non danneggiare anche il grano. La parabola appare oscura ai discepoli che ne chiedono la spiegazione. Gesù, decifrato il racconto, sposta l’attenzione dalla tolleranza paziente agli eventi della fine del mondo.
Meditazione
Lo sdegno contro il male, che appare inarrestabile, sempre più violento e crudele, e che, a volte, può farci dubitare dell’esistenza di Dio, trova nella spiegazione di Gesù la sua risposta conforme alla misericordia e alla giustizia contro gli operatori di iniquità. Oggi il male di sempre ha mezzi che ne ingigantiscono la presenza e l’efficacia. Satana lavora, semina violenze, guerre, morte; chi non lo considera un essere esistente, ma solo un simbolo del male, va contro l’insegnamento della Chiesa. Satana semina la sua zizzania dappertutto, anche in “ambienti santi”. In un discorso di sant’Agostino si legge: «Ma dove mai il nemico non ha seminato la zizzania? Quale specie, quale campo di frumento ha trovato e non vi ha seminato la zizzania? L’ha seminata forse tra i laici e non tra i chierici o tra i vescovi? Oppure l’ha forse seminata tra i coniugati e non l’ha seminata tra coloro che fanno professione di castità? Oppure l’ha seminata tra le maritate e non l’ha seminata tra le religiose consacrate a Dio? Oppure l’ha seminata nelle case dei laici e non nei conventi dei monaci? L’ha sparsa dappertutto, l’ha seminata in ogni luogo. Che cosa non ha lasciato frammisto alle erbacce? Ma ringraziamo Dio, poiché Colui che si degnerà di separare, non può sbagliare» (Disc. 73/A,3). Al tribunale di Cristo nulla di segreto rimarrà nascosto. La grande storia avrà il suo giudizio vero e, altrettanto, la nostra vita. Dio, che conosce ciò che c’è nel cuore dell’uomo, sarà misericordioso e giusto. I giudizi umani appariranno allora con le loro ambiguità, gli errori e gli oscuri compromessi della legge: applicata per i nemici, interpretata per gli amici. Il fuoco sarà inevitabile per chi non si converte e la giustizia troverà finalmente la sua verità.
Preghiera
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
Agire
Per non rischiare di seminare zizzania con il pettegolezzo, voglio sforzarmi di elaborare con saggezza le informazioni e le parole che escono dalla mia bocca.
Meditazione del giorno a cura di mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia-San Remo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it