“Saremo aperti per ferie, perché ci sentiamo tutti responsabili, come ci ha detto papa Francesco nella sua ultima enciclica”. Lo ha detto il vicario episcopale per la Carità, la Cultura, la Missione e l’Azione sociale, monsignor Luca Bressan, presentando questa mattina in conferenza stampa le iniziative di Caritas Ambrosiana per il mese di agosto.
Il periodo dell’anno consacrato alle vacanze in cui le emergenze sociali si fanno più acute e difficili da gestire. Anziani e malati soli, senza tetto abbandonati, famiglie impoverite dalla crisi, profughi arrivati con gli ultimi sbarchi rischiano di mettere in sofferenza il sistema di servizi e dunque di non trovare risposta ai loro quotidiani problemi di sopravvivenza. Agosto per chi opera nel sociale è un periodo di emergenza. Per questa ragione Caritas Ambrosiana chiama a raccolta le proprie forze per non far venire meno l’aiuto necessario e, in particolare, lancia proprio nel mese delle ferie, alcune iniziative, chiedendo a chi è rimasto in città un piccolo aiuto.
“Complessivamente, nelle prossime settimane, saranno almeno mille i volontari che resteranno in servizio e si impegneranno accanto a profughi, senza tetto, famiglie impoverite – ha sottolineato monsignor Bressan – Distribuiranno aiuti alimentari, ma anche cibo spirituale fatto di buone relazioni, risorsa indispensabile per combattere il nemico numero uno del mese di agosto: la solitudine”.
Un’azione multiforme a beneficio di tante categorie sociali, di povertà antiche e nuove, legate al “fare” ma anche al “pensare”, per contenere il disagio ma anche per prevenirlo.
Sempre con lo spirito Caritas che mira all’accoglienza e all’accompagnamento complessivo della persona, per puntare al recupero dell’autonomia e al reinserimento sociale. Interventi che vanno oltre la semplice distribuzione di aiuti.
Quest’anno in particolare, grazie alla collaborazione con l’Osservatorio di Milano, Caritas Ambrosiana propone alle famiglie di Milano di ospitare per il pranzo di Ferragosto i cittadini più in difficoltà: senza dimora, mamme sole con bambini, migranti e profughi. L’iniziativa, dal titolo Aggiungi un posto a tavola, organizzata solitamente per Natale dall’Osservatorio, viene riproposta grazie a questa nuova partnership in occasione della festività dell’Assunta. L’Osservatorio raccoglierà le candidature delle famiglie disponibili ad aprire le porte di casa loro; Caritas Ambrosiana girerà l’invito agli ospiti dei propri centri e agli utenti dei servizi e farà in modo che l’incontro avvenga nel migliore dei modi.
«Aggiungi un posto a tavola è un gesto simbolico di accoglienza in famiglia di persone in difficoltà. Il suo obiettivo è mostrare che esiste una città solidale e aperta, capace di superare diffidenze e paure, spesso ingigantite da campagne di odio strumentali», osserva don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana.