Ampelio, portiere del condominio, era un uomo, come si dice, tutto d’un pezzo. Quello che vedevi, lui era. Quello che diceva faceva. Quello che faceva era indiscutibile. Un uomo inflessibile, irremovibile.
All’inizio di ogni quaresima, si proponeva severa penitenza, anche nello smettere drasticamente di fumare. “Penitenza – ripeteva – penitenza. Niente sigarette, niente fumo”. Sua moglie che lo conosceva, lo ascoltava, ma dentro di sé se la rideva.
Iniziava la quaresima deciso, risoluto. In veneto si direbbe “muso duro, bareta fracada”.
Dopo alcuni giorni di questo micidiale proposito, l’aspetto severo del nostro penitente diventava sempre più rabbuiato e tenebroso con reazioni sempre meno soavi o meglio sempre più scorbutiche. Insomma era la penitenza di sua moglie e dei figli.
All’ennesima esplosione, la saggia moglie interveniva: “Ampelio…fuma, ma almeno sorridi! Il sorriso fa bene a te e a noi e piace tanto a Dio ”.
Esortazione proprio saggia. La vera penitenza, la più gradita a Dio, è la fatica di costruire ogni giorno un sereno rapporto di amicizia con chiunque ti vive accanto.
Ciao da p. Andrea
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