È un grido inter-religioso quello che in Colombia chiede pace al Governo di Bogotà. Mercoledì scorso, presso il Palazzo presidenziale, una quindicina di leader religiosi del Paese sono stati ricevuti dal presidente Juan Manuel Santos, per chiedere al Governo di perseverare nei negoziati fino al raggiungimento pieno della pace nel Paese. Il presidente, al termine dell’incontro, ha ricevuto dai leader una lettera che racchiude le motivazioni della Campagna “Credere nella riconciliazione”, promossa da 26 comunità religiose e spirituali della Colombia.
I leader religiosi chiedono alle autorità colombiane di proseguire i colloqui di pace con la guerriglia delle Farc in corso a L’Avana al fine di giungere a un accordo solido e concreto. La lettera sottolinea – come riporta la Radio Vaticana – “l’urgenza di recuperare la cultura del perdono come vaccino e cura contro il perverso ed continuo ritorno della vendetta”. Il gruppo di religiosi ha ribadito il compito fondamentale del Governo di avanzare nel dialogo “fino al termine del conflitto armato senza alzarsi del tavolo dei negoziati con un accordo post bellico”, mentre ha invitato i gruppi armati, a consegnare le armi. “Le armi – si legge nel testo – sono la sconfitta della parola e la negazione del supremo valore della bontà,della generosità e della compassione”.
E ancora: “Vogliamo dire che non giustifichiamo le armi. Con l’uso delle armi sono stati trasgrediti i più elementari principi di umanità: uccisione di civili indifesi, donne violentate, bambini reclutati e assassinati, attacchi indiscriminati che hanno causato ingenti danni alla natura e crimini di guerra che, non solo hanno denigrato la dignità della vita dei colombiani, ma anche lacerato gravemente il tessuto umano di questo Paese e impedito il suo sviluppo e progresso giusto e equo”. I capi religiosi rilevano inoltre che la crisi della Colombia è spirituale, quindi è proprio con l’impegno spirituale che può essere superata.
Il presidente Santos, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza dell’esempio che i ledear religiosi possono dare al mondo nel mostrare che, al di là delle differenze, “possono unirsi per una causa comune, appoggiare la lotta contro la violenza e porre fine a decenni di conflitto armato”. A conclusione dei colloqui con il Presidente Santos, i leader religiosi hanno partecipato ad una preghiera congiunta per la pace del Paese. La Chiesa cattolica è stata rappresentata dal padre Pedro Mercado, direttore del Dipartimento di Promozione dell’unità e del dialogo e Segretario aggiunto della Conferenza episcopale della Colombia.