Paolo VI: primo papa negli Usa. Una mostra per ricordarlo

A cinquant’anni dalla visita di papa Montini alle Nazioni Unite, l’Archivio dell’Arcidiocesi di New York ha allestito una mostra

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Era il 4 ottobre 1965 quando Paolo VI arrivò all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, per portare un messaggio di pace. Montini, accettando l’invito da parte di U Thant, diplomatico birmano segretario generale delle Nazioni Unite dal 1961 al 1971, fu così il primo Papa a visitare gli Stati Uniti.

Sono passati 50 anni da quell’evento e oggi, in preparazione della visita di papa Francesco negli Stati Uniti dal 22 al 27 settembre, l’Archivio dell’Arcidiocesi di New York ha organizzato una mostra intitolata “Make me an Instrument of Thy Peace”.

“Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!”. La storica frase pronunciata da papa Paolo VI all’Assemblea generale è una tra quelle che caratterizzano i vari pannelli espositivi. Presente anche la sua domanda, di strettissima attualità: “Arriverà mai il mondo a cambiare la mentalità particolaristica e bellicosa, che finora ha tessuto tanta parte della sua storia?”.

Su altri pannelli si ripercorre poi la vita di Paolo VI e la storia della visita, si possono inoltre ammirare i telegrammi scambiati tra Montini e il cardinale Francis Spellman, arcivescovo di New York, i francobolli commemorativi e un biglietto d’ingresso alla messa che il Papa celebrò il 4 ottobre 1965 allo Yankee Stadium di New York.

“Gli esperti di sociologia ci dicono che una comunità, per prosperare, ha bisogno di una memoria e di sogni. Questi sono i ricordi dell’arcidiocesi. I sogni non possono mai essere realizzati se non sono radicati nella memoria, mentre i ricordi senza sogni diventano semplice nostalgia”, ha detto il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, sottolineando l’importanza della mostra, come riporta l’Osservatore Romano. “Abbiamo un grande Archivio per mantenere in vita i nostri ricordi, e abbiamo intenzione di rendere i nostri sogni realtà”, ha concluso il cardinale.

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ZENIT Staff

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