«È un’iniziativa concreta che ti ricorda che mentre tu ceni al ristorante c’è chi fatica a mettere insieme un pasto giornaliero: un gesto di solidarietà, direi “simpatico”, perché ispirato alla condivisione, ma anche discreto perché non mette a disagio nessuno». Lo ha detto questa mattina monsignor Erminio De Scalzi vicario episcopale per gli Eventi e gli Incarichi speciali, presentando a Palazzo Marino La Cena Sospesa, l’iniziativa di solidarietà per Milano legata al cibo promossa dalla Diocesi di Milano, con il patrocinio del Comune, e realizzata da Caritas Ambrosiana
La Cena si svolge dai primi di agosto fino a fine novembre ed oltre nei 28 ristoranti che aderiscono al network Cena sospesa, i clienti avranno la possibilità di fare un’offerta che servirà a pagare un pasto a una persona in difficoltà. Il ristoratore che aderisce all’iniziativa esporrà sui tavoli del locale un porta-conto su cui è illustrato il progetto. Il cliente, all’atto del pagamento della cena, potrà fare una donazione depositando all’interno di una teca sigillata con il marchio dell’iniziativa la busta in cui avrà messo l’offerta. Un volontario di Caritas Ambrosiana passerà periodicamente presso il ristorante per ritirare le offerte.
Le donazioni raccolte da Caritas Ambrosiana saranno convertite in Ticket Restaurant® del valore di 10 euro ciascuno che Caritas Ambrosiana stessa distribuirà alle persone in difficoltà. I beneficiari potranno spendere i Ticket Restaurant® nei 4mila esercizi presenti a Milano che accettano i titoli Edenred, partner dell’iniziativa (3.200 tra ristoranti, pizzerie, bar tavole calde e fredde, 800 punti supermercati). Gli accordi presi tra Caritas Ambrosiana e i “partner tecnici” Edenred e Banca Sella consentono di destinare ai beneficiari l’intero importo dell’offerta, senza costi di intermediazione o commissioni. L’offerta potrà essere fatta anche on line, scaricando l’applicazione Hype Wallet e inquadrando il QR code stampato sul porta-conto.
Le offerte convertite in “cene sospese” saranno distribuite dai 171 Centri di ascolto Caritas presenti nella città di Milano alle famiglie quale strumento che contribuisce, tra gli altri, al superamento di una fase di difficoltà. Per stabilire il numero dei ticket e la frequenza di erogazione, il Centro di ascolto valuterà la situazione socio-economica, il numero di minori a carico, lo stato di disoccupazione dei componenti attivi della famiglia e quali azioni sono in corso per la ricerca del lavoro, l’attivazione della rete dei servizi territoriali.
Il progetto sarà realizzato da Caritas Ambrosiana grazie a partnership e sostegno che, a vario titolo, vedono coinvolti FIPE, Confcommercio, EPAM, Ente Bilaterale Pubblici Esercizi, Edenred, “Expo in Città”. Si avvale, inoltre, del contributo tecnico di Banca Sella.
«Qualcuno dirà: che è un gesto che non cambia molto. Certo i problemi della fame e della povertà sono più grandi e riguardano anche un modo diverso di pensare l’economia. Ma per chi riceverà un aiuto quel gesto sarà molto importante», ha sottolineato De Scalzi citando il testo di Bertold Brecht, “I giacigli della notte”.
Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e alla Coesione Sociale ha ricordato che «la tradizione napoletana del caffè sospeso, segno di vitalità e capacità di creare legami da cittadini, è stata qui trasformata in un atto di beneficenza organizzato grazie al contributo di diversi attori della città. Ma questo progetto non avrà successo se non faranno la propria parte anche i cittadini di Milano: saranno loro a fare a mettere in moto la macchina della solidarietà che istituzioni e operatori diversi hanno messo a punto con La Cena Sospesa».
Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana ha insistito sul legame tra questa iniziativa e l’impegno di Caritas in Expo. «Dentro il sito espositivo, nell’Edicola Caritas, ricordiamo che sono 795 milioni le persone che non hanno cibo a sufficienza. Ma questo non è un problema che riguarda paese lontani. Dall’inizio della crisi, nel 2007, ad oggi le persone che sono venute a chiedere aiuto alla Caritas sono aumentate del 60%. Ci sono bambini che hanno come pasto completo soltanto quello della mensa scolastica. Questa iniziativa può alleviare nella dignità la sofferenza di molti».
Lino Stoppani, presidente di F.I.P.E. (Federazione Italiani Pubblici Esercizi Confcommercio) ed EPAM (l’Associazione pubblici esercizi Confcommercio Milano), ha sottolineato che «anche con La Cena Sospesa, Milano può dare una declinazione ai temi sociali legati all’Expo 2015. Siamo orgogliosi di essere componenti di questa filiera della solidarietà: ad oggi le adesioni sono una trentina e speriamo che aumentino; vorremmo che diventasse una buona prassi di solidarietà».
Lo chef stellato Carlo Cracco, che ha aderito all’iniziativa e ne è il testimonial, si è augurato che «i colleghi che hanno un’attività di ristorazione aderiscano in maniera massiccia. Aiutare chi si trova in difficoltà non è soltanto una missione della Caritas o del Comune, deve essere un compito di tutti quelli che possono farlo, soprattutto in questo periodo in cui c’è tanto bisogno».
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