Nel messaggio inviato, in occasione della fine del Ramadan, ai fedeli e ai responsabili delle comunità musulmane presenti a Milano e nel territorio della Diocesi, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ricorda «le gravi sofferenze» patite nell’anno trascorso «dalle nostre rispettive comunità». Sofferenze di cui, il Cardinale stesso è stato testimone nel suo recente viaggio a Erbil (il 16 e il 19 giugno), dove, ricorda nel messaggio, ha potuto udire «il grido di tanti fratelli cristiani perseguitati».
«Talvolta pare che il mondo, giardino per tutti, abbia cambiato padrone E il nome, peraltro non nuovo, di questo padrone è “violenza”. Può il Dio che tra i Suoi nomi ha “as-Salam” (la Pace) accettare come atto di culto migliaia di morti ammazzati?», riflette il Cardinale.
Poi un auspicio: «La stagione che stiamo vivendo deve assumere la colorazione di una comune purificazione del cuore, dei pensieri, del linguaggio e dei gesti: sia questo l’augurio che ci scambiamo in questa occasione d’incontro e reciproco riconoscimento!».
E un invito rivolto in particolare alla Milano dell’Expo: «sia promotrice di una globalizzazione nella condivisione delle risorse, per superare il dramma delle fame e di ogni ingiustizia».