Un altro fuori programma ha caratterizzato la seconda giornata di Papa Francesco in Paraguay. Dopo il pranzo in nunziatura, prima di recarsi al palazzetto dello sport León Condou dove si è svolto l’incontro con la società civile, il Santo Padre si è recato a far visita all’Istituto San Rafael, fondato dal religioso di Belluno padre Aldo Trento, della Fraternità San Carlo Borromeo. Nel complesso si trovano una casa per malati terminali, un orfanotrofio, una scuola per 200 bambini, un ospizio per anziani e una casa per ragazze madri e per ragazze vittime di violenza.
Come ha detto padre Trento al sito Vatican Insider, di fronte ai malati terminali, agli ultimi degli ultimi, ai bambini con gravi deformazioni, “non c’è altro da fare che abbracciarli. L’unica terapia, è abbracciare”.
Francesco, accolto all’esterno dal missionario, è entrato nell’atrio della struttura dove ha salutato alcuni degli ammalati più gravi, distesi nei loro letti, accarezzandoli e abbracciandoli. Dopo una decina di minuti, ha poi salutato la grande folla che si era radunata all’esterno e si è quindi congedato per trasferirsi verso il palazzetto dello sport.
“Il Papa ci ha detto: grazie, grazie per quello che fate, andate avanti!”, ha raccontato subito dopo padre Aldo ai microfoni delle Tv locali.