I volontari dell’associazione Medicina Solidale e dell’Unitalsi di Roma, in collaborazione con la cattedra di Malattie Infettive dell’Università di Tor Vergata, hanno dato vita al progetto “Solidarietà senza confini”, la prima unità di strada che sta intervenendo nei campi spontanei di transito per gli immigrati nella zona della Tiburtina.
Questo servizio di pronto intervento ha iniziato a distribuire agli immigrati del centro Baobab (zona Tiburtina) i medicinali donati dall’Elemosinieria apostolica e in particolare 50 kg di farmaci anti-scabbia, 100 confezioni di antibiotici e antistaminici e 50 pomate antimicotiche. Sull’unità di strada sono presenti un medico e due studenti di Medicina di Tor Vergata e due volontari Unitalsi., oltre a Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale e Aldo Morrone, direttore dell’Istituto mediterraneo di ematologia.
“Il Papa non ci abbandona mai – spiega Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale – e attraverso il suo Elemosiniere (mons. Konrad Krajewski ndr) ci ha voluto ancora una volta supportare nella nostra attività di sostegno e di cura delle persone immigrate che arrivano a Roma. Grazie alla collaborazione con l’Unitalsi Roma abbiamo creato una vera e propria unità i strada che sta intervenendo oggi nella zona Tiburtina in tutti quei campi spontanei dove la necessità di medicinali e di cura è sempre più alta viste anche le temperature torride”.
“Un percorso di solidarietà e di speranza – spiega Alessandro Pinna, presidente di Unitalsi Roma – che prosegue proprio a partire dagli ultimi e dagli invisibili. Ora abbiamo deciso di andare incontro al bisogno con i nostri mezzi e con il sostegno scientifico e professionale di Medicina Solidale. Credo che si un segnale forte per prepararci al Giubileo della Misericordia”.