Dovevamo bruciare la sterpaglia secca sulle rive di un fosso. C’era tanto vento. Accostai un cerino acceso ad uno stelo che subito s’infiammò; aiutato dal vento, il fuoco divampò rapidamente consumando tutta la sterpaglia.
Il mondo è una grande sterpaglia secca, senza vita. Ogni uomo è uno stelo che attende un passante che lo possa infiammare. Non occorre tanto, basta un cerino acceso.
Un semplice atto di amore vero fatto al prossimo, al più vicino, può provocare un incendio a catena, fomentato dal vento dello Spirito Santo.
Ma è Gesù che accende il fuoco; solo chi rivive in sé Gesù, accende il fuoco dell’amore. Egli è presente dove c’è una comunità di due o tre uniti nel suo nome. Da qui può partire l’incendio. “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e non desidero altro se non che divampi”.
Ciao da p. Andrea
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