Allo scopo di tritare una cospicua quantità di vetro, fu acquistata e collocata nel cortile dell'officina una pressa; ma puntualmente, nonostante i ripetuti tentativi, il vetro non risultava tritato a dovere.
Una sera l'operazione fu lasciata incompiuta per il giorno dopo. Ma per l'appunto quella sera, uno degli elefanti del circo vicino, chiamato "ballerino" per l'eleganza dei suoi passi, eludendo la sorveglianza dei custodi, passò inosservato attraverso il cortile dell'azienda e, camminando, una zampa la appoggiò proprio sopra la pressa e tirò oltre.
Il mattino seguente, il padrone tornò in fabbrica con il cruccio di quel lavoro immancabilmente malfatto. Ma, sorpreso, s'accorse che il vetro era stato pressato e tritato a perfezione. "Complimenti, Sergio - disse all'operaio addetto – sei riuscito a raggiungere finalmente il risultato che volevamo."
Sergio capì la lezione: specializzato per il lavoro di "trita-vetro", era proprio l'elefante. Decise di invitare il responsabile del circo a lasciar passare ogni giorno nel cortile dell’azienda l'elefante per la sua passeggiata serotina. L'animale, sebbene inconsapevole, era l'unico capace di svolgere debitamente il pesante lavoro. Per fornire il peso di varie tonnellate basta essere elefanti. Per appiccare il fuoco basta essere cerino… per fare….basta essere.
Per appiccare il fuoco di Gesù, basta essere cristiani.
Ciao da p. Andrea
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