RnS: una Convocazione “ecumenica”

Domani in piazza San Pietro, rappresentanti cattolici, ortodossi e protestanti pregheranno insieme, in attesa dell’arrivo di papa Francesco

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Un ortodosso, un anglicano e un’ebrea sono stati i testimonial dell’anteprima della 38° Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Una presenza che testimonia la risposta del movimento all’esortazione lanciata l’anno scorso da papa Francesco: vivere ai massimi livelli la propria “testimonianza di ecumenismo spirituale”.

Durante la conferenza stampa di oggi alla Radio Vaticana, il presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, ha ricordato le parole del Santo Padre, l’1 giugno 2014 allo Stadio Olimpico di Roma, e ha sottolineato la complementarietà tra “l’ecumenismo del sangue” e “l’ecumenismo spirituale”.

Se da un lato, “l’Oriente e l’Occidente sono uniti da un racconto spirituale”, entrambi vivono in modo diverso le dimensioni del martirio: il “martirio del sangue” in Oriente, il “martirio morale” in Occidente. In comune c’è, però, soprattutto un desiderio di “reincludere Dio nella nostra storia”.

L’afflato ecumenico sarà vissuto già domani pomeriggio in piazza San Pietro, all’inizio della prima parte della Convocazione, quando i delegati ecumenici pregheranno insieme e leggeranno brani di papa Francesco. “Non sarà un gesto ideale ma concreto – ha osservato Martinez – e sarà il Papa a completarlo con il suo intervento e con il gesto della benedizione delle bibbie levate al Cielo”.

Sua Eminenza, Policarpo Eugenio Aydin, metropolita e vicario patriarcale della diocesi siro-ortodossa dei Paesi Bassi, originario di una zona della Turchia ai confini con Siria e Iraq, ha ricordato che “la preghiera è la cosa più importante in un mondo pieno di problemi come quello di oggi”, specie per le tre grandi religioni “semitiche”, chiamate a pregare “per la pace e per l’unità” ma anche “per i nostri martiri”.

In un mondo dove “l’oblio è diventato esso stesso un’industria”, più si impara a ricordare e più “diventiamo noi stessi e conosciamo noi stessi”.

Da parte sua, l’Arcivescovo David Moxon, rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede, in quanto neozelandese, si è dichiarato “rappresentante dell’emisfero Sud”.

Con il Papa, Moxon condivide la necessità di un “cambiamento del cuore” e il concetto di ecumenismo del sangue: “Quando una persona è vittima dell’odio anticristiano, non le chiediamo di quale chiesa sia…”. Papa Bergoglio, ha aggiunto, è qualcuno di cui “la maggior parte delle persone si fidano”. Il rappresentante ecumenico anglicano ha poi ricordato che “nulla succederà se non si muove lo Spirito del Signore”.

È infine intervenuta la cantante israeliana Noa, che domani pomeriggio si esibirà in piazza San Pietro assieme ad Andrea Bocelli. Di famiglia ebrea, l’artista ha però puntualizzato: “La mia unica religione è la musica; quando canto, prego e prego per la pace, in particolare per il mio popolo”.

Da sempre impegnata in iniziative per la pace tra israeliani e palestinesi, Noa ha espresso gratitudine a papa Francesco per “lo sforzo che sta facendo” nell’unire i due popoli.

La cantante ha poi letto un suo messaggio personale al Pontefice. “Grazie Santo Padre per la luce che diffonde in un mondo che ne ha bisogno”.

Il pomeriggio di domani a San Pietro, a partire dalle 16, avrà come tema vie di unità e di pace – Voci in preghiera. Per i martiri di oggi e per un ecumenismo spirituale. L’intervento introduttivo sarà a cura del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Oltre ai già citati Aydin e Moxon, pregheranno e renderanno le loro testimonianze: i cardinali Kurt Koch e Leonardo Sandri, rispettivamente presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e Prefetto delle Chiese Orientali; monsignor Barnaba El Soryani, vescovo copto-ortodosso, delegato di Teodoro II, papa d’Alessandria; monsignor Atanasio Matti Shaba Matoka, arcivescovo emerito siro-cattolico di Baghdad; i reverendi Louie Giglio, della chiesa di Passion City di Atlanta, Jonas Jonson, della chiesa luterana di Svezia, Giovanni Traettino, presidente della Chiesa Evangelica della Riconciliazione in Italia.

Alle ore 17.45 giungerà in piazza San Pietro, papa Francesco, che completerà il gesto ecumenico offerto dal Rinnovamento nello Spirito Santo e terrà l’Udienza Speciale al Movimento.

La Convocazione vera e propria avrà luogo sabato 4 luglio, a partire dalle ore 9, allo Stadio Olimpico. Tra gli ospiti: monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Concluderà l’evento la Santa Messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano.

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Per ulteriori info sul programma della Convocazione: http://www.rinnovamentoroma2015.org/

 

 

 

  

 

 

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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