Chi mai penserebbe di assaggiare il melone dalla buccia, l’uovo dal guscio, il formaggio dalla crosta? Gusterebbe la prelibatezza dell’arancia chi si limitasse ad assaggiarne la scorza?
Per conoscere la bontà di qualsiasi cosa bisogna andare in profondità; ogni uomo in superficie può piacere o non piacere; ma se lo guardi nell’intimo, ne rimani incantato. Ecco perché Dio è innamorato dell’uomo, di ogni uomo, di te e di me. “Dio solo sa, ricorda il Papa, cosa c’è dentro ogni uomo.” L’uomo è il capolavoro di Dio.
Anche solo a esaminare la meraviglia del corpo, dei tessuti, delle cellule ecc. si resta incantati.
L’uomo guarda in faccia, ma Dio vede il cuore. In superficie l’uomo è, sì, una meraviglia, ma una meraviglia che è polvere e in polvere ritornerà; “è come l’erba del campo: al mattino germoglia e fiorisce; alla sera è falciata e dissecca.”
In superficie l’uomo è inconsistenza: è come pula che il vento disperde; come nube senz’acqua che promette invano, come ombra che passa, speranza disattesa, promessa non mantenuta. Insomma in superficie “ogni uomo è inganno”.
Un giorno mi sono sorpreso a guardare le persone per strada con occhio superficiale: istintivamente consideravo ognuno come amico o nemico; simpatico o antipatico; bello o brutto, vecchio o giovane, forte o debole, piccolo o grande… Ognuno veniva incasellato da me secondo valutazioni di merito o di demerito; ognuno suscitava in me attrazione o ripulsa.
Ma l’amore vero non può basarsi su nessuno di questi pregi esteriori, né può risultare giustificabile alcun moto di disprezzo per nessuno di questi difetti. Tutto è superato e sublimato appena guardo il prossimo con l’occhio di Dio. Occhio di fede che vede il positivo perfino in ogni negativo. Occhio che vede il cuore, vede ed ama solo Gesù in ogni persona che ti passa accanto.
Solo Gesù in te sa vedere e amare il cuore dell’altro.
Ciao da p. Andrea
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