Fervono i preparativi a Santa Maria Regina Pacis a Ostia Lido per la visita di Papa Francesco che, domenica 3 maggio alle 16, incontrerà la comunità parrocchiale che conta oltre 20mila abitanti. Ad accoglierlo sul piazzale antistante la chiesa ci saranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare Paolo Schiavon, il vescovo ausiliare eletto del settore Sud monsignor Paolo Lojudice, il parroco don Ludovico Barbangelo, appartenente alla Società dell’Apostolato Cattolico (Pallottini) a cui è affidata la guida pastorale della parrocchia, i tre viceparroci don Joseph Michael Agudelo De La Cruz, don Thomas Rzempoluch e don Giovanni Patanè, e il collaboratore don Raffaele Zaccagnino.
«Dal Papa – anticipa il parroco, che guida la comunità del Lido di Ostia Levante da dieci anni – ci aspettiamo un incoraggiamento a fare del bene ma anche a testimoniare la bellezza del Vangelo. Qui l’entusiasmo è palpabile perché c’è la certezza che Francesco parlerà al cuore di ciascuno di noi». Il Pontefice, subito dopo il suo arrivo, incontrerà disabili e anziani nella grande palestra della parrocchia. Qui e sullo slargo di accesso saranno allestiti due maxischermi per consentire al maggior numero di persone di seguire la Messa che il Santo Padre presiederà come di consueto intorno alle ore 18, dopo aver confessato in sacrestia quattro fedeli della comunità.
«Durante la visita – anticipa don Barbangelo – gli presenteremo tutte le realtà parrocchiali: incontrerà i catechisti, i ragazzi delle cresime e delle comunioni e la realtà giovanile della comunità, la nostra forza, che raggiunge la ragguardevole cifra di 500 persone. La parrocchia – sottolinea – ha quasi 90 anni, e il passato è certamente importante ma le nuove leve ci chiedono qualcosa in più e racconteremo al Papa anche il nostro impegno in questo senso».
Lo sforzo di don Ludovico e dei suoi collaboratori, infatti, è indirizzato proprio ai più giovani, che a Ostia abbondano: «Hanno richieste diverse, cerchiamo di adeguarci nonostante le difficoltà date dal poco tempo e dalle molte distrazioni che li attanagliano». In parrocchia, dove grande attenzione è riservata anche alla pastorale battesimale portata avanti da otto coppie che ben presto diventeranno tredici, gravitano molti movimenti e associazioni: il Cammino Neocatecumenale e gli anziani del Gruppo Insieme, i carismatici e i membri dell’Apostolato della preghiera, l’Azione cattolica e i numerosi Scout.
«Nella pluralità lo sforzo è rivolto all’unità». Tra i dati statistici più importanti c’è da annotare il numero dei battesimi che in questa parrocchia ogni anno supera i 200. Numerose anche le prime comunioni e in aumento le cresime in età adulta: «Con loro – spiega don Ludovico Barbangelo – a volte funziona anche meglio: l’approccio è diverso, c’è più maturità. Per alcuni l’impatto è dirompente: l’immagine di Chiesa che avevano lasciato è diversa da quella che trovano, più prossima alla loro vita». Sul territorio, infine, si fa sentire forte l’attività della Caritas che interviene con l’Associazione San Vincenzo Pallotti a favore delle famiglie in difficoltà.