Arriveranno da Agrigento, Como, Firenze, Messina, San Ferdinando, Ferentino, Bari, Pozzo Faceto, Napoli, San Giovanni in Fiore, Laureana di Borrello, Skawina (Polonia) e Roma. In 150 dai 16 ai 30 anni, accompagnati da un nutrito gruppo di religiosi, religiose e animatori laici, saranno insieme dal 30 aprile al 3 maggio a San Giuseppe al Trionfale per il loro 14° meeting nazionale.
“La sede scelta per quest’anno – spiega don Salvatore Alletto, 33 anni, animatore spirituale dell’M2G – vuole ricordare i 30 anni dal primo convegno dei giovani guanelliani, svoltosi proprio a Roma nel 1985, presso Casa San Giuseppe, in Via Aurelia Antica, che sarà tappa di incontro e servizio con i buoni figli la mattina del 1° maggio”.
Il tema, Sui sentieri della Carità, ruoterà attorno alla figura di don Guanella in occasione del centenario della morte (1915-2015) e il pellegrinaggio delle spoglie che proprio il 30 lasceranno Roma per Napoli.
Diversi i momenti di riflessione, preghiera e festa in programma, in cui i partecipanti avranno la possibilità di confrontare la loro vita con quella del Santo di Fraciscio, modello di azione e contemplazione, che manifesta anche oggi una grande attualità e forza di attrazione per i giovani.
In particolare nel pomeriggio di venerdì avranno spazio la liturgia penitenziale e le confessioni in preparazione al pellegrinaggio giubilare della sera che sarà guidato da p. Maurizio Botta, con tappe a San Carlo ai Catinari, Isola Tiberina, Chiesa di Santo Spirito in Sassia, San Pietro e San Giuseppe al Trionfale.
Sabato 2 maggio la visita alle tombe dei Papi e l’incontro con il Card. Comastri, con la professione di fede sulla tomba di Pietro e la visita ai Giardini Vaticani.
Nel pomeriggio spazio al “romanzo guanelliano”, caccia al tesoro nel Centro storico di Roma; il 3 la conclusione dell’incontro.
“Come giovani siamo interpellati da don Guanella a vivere concretamente la carità nel quotidiano”, sottolinea Rosanna Furci, coordinatrice M2G “in particolare nelle periferie della vita e dell’esistenza e con le persone più fragili, mettendoci a loro fianco, accompagnando e sostenendo le persone provate nel corpo e nello spirito. E’ lo stile che ha caratterizzato il fondatore: l’amore senza ma e se che non cerca solo di assistere semplicemente i poveri, o risolvere le povertà, ma che entra in relazione profonda con gli altri, magari i diversi, e con umiltà condivide la situazione di fragilità. Nelle nostre attività di volontariato con i diversamente abili , con i bambini delle nostre parrocchie, con gli anziani cerchiamo di vivere e trasmettere proprio questo”.
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Per info:
www.guanellianiduepuntozero.org (Centro-Sud)
www.giovaniguanelliani.it (Nord Italia)