Campobasso rende omaggio a Joseph Ratzinger

Mercoledì prossimo, un convegno dedicato a Benedetto XVI e a monsignor Vittorio Fusco, vescovo di Nardò-Gallipoli, di origini molisane

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Il Centro Culturale Internazionale “Joseph Ratzinger”  di Campobasso  dedica un convegno a due grandi esempi di fede e di amore al Vangelo, il card. Joseph Ratzinger, eletto nel 2005 Papa Benedetto XVI e dal 28 febbraio 2013 divenuto Papa emerito, e a Mons. Vittorio Fusco, di Campobasso, nominato vescovo nel 1995 di Nardò-Gallipoli.

L’evento proposto dal Centro “Ratzinger”, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, con la Scuola di Formazione socio-politica“Beato Toniolo” e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Sezione Molise, si terrà mercoledì 29 aprile 2015 alle ore 18  presso l’Auditorium “Celestino V” in via Mazzini 80,  Campobasso.

Il convegno dal tema Il Gesù della Storia in Joseph Ratzinger e mons. Vittorio Fusco intende celebrare il decimo anniversario dell’elezione di Benedetto XVI al pontificato, avvenuta il 19 aprile del 2005 ed  il ventesimo anniversario dell’ordinazione episcopale di mons. Vittorio Fusco, avvenuta il 7 ottobre del 1995 a Castelpetroso.

Ad aprire i lavori sarà Ylenia Fiorenza, Presidente del Centro Culturale Internazionale “J. Ratzinger”. Dopo i saluti dell’arcivescovo di Campobasso, mons. Giancarlo Bregantini, ci sarà  l’intervento del vescovo di Sulmona -Valva, mons. Angelo Spina. Seguiranno  alcune testimonianze sul  valore umano ed  intellettuale di queste due grandi figure che hanno sviluppato e difeso la memoria cristiana con la propria sapienza, spesa con originali illuminazioni e con esemplare dedizione all’appartenenza ecclesiale.

In occasione di questo duplice anniversario per il nostro tempo, il Centro “Ratzinger” propone anche un  dibattito pubblico sulla figura del Cristo dal punto di vista autenticamente teologico e da quello prettamente biblico, mettendo a confronto i due testi, il “Gesù di Nazareth” di Benedetto XVI e il “Gesù storico” di mons. Vittorio Fusco, preziosa eredità spirituale e culturale.

Nell’espressione “Il Gesù della Storia”, ogni credente tiene fisso al divino modello lo sguardo della propria vita e ne orienta la testimonianza. Il fine, indicato da Ratzinger e da Fusco, nei rispettivi insegnamenti, in vista della corrispondenza dei cieli nuovi e della terra nuova, resta di incontrare nella propria storia la sfida dei percorsi della vita buona, ossia la storia della salvezza portata da Cristo.

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ZENIT Staff

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