La Francia torna a tremare davanti alle minacce di terrorismo. Ieri la notizia di un imminente attentato sventato dai servizi segreti francesi contro due chiese nella regione parigina. Saputa la vicenda, il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale francese ha quindi voluto lanciare un appello a tutti i cittadini per esortarli a non cedere al panico e mantenere la calma.
In particolare è mons. Stanislas Lalanne, vescovo di Pontoise e membro del Consiglio permanente, a chiedere a nome della Chiesa cattolica di Francia di “continuare a vivere normalmente e, al tempo stesso, avere prudenza e fare attenzione”. Ciò, tuttavia, “non significa entrare in un vortice di paura generalizzata”, sottolinea il presule, anche perché “la paura è una cattiva consigliera ed è anche lo scopo ultimo dei terroristi”.
Raggiunto telefonicamente dall’agenzia Sir, il vescovo spiega poi di non avere informazioni precise sulle due chiese prese di mira dal giovane attentatore, uno studente algerino di informatica 23 anni, in Francia dal 2009 e ora incarcerato. “Sono parecchie settimane – dice – che i prefetti dei dipartimenti sono attenti a proteggere non solo i luoghi di culto musulmani e dei nostri fratelli ebrei, ma anche un certo numero di scuole cattoliche e un certo numero di chiese, soprattutto quelle che si trovano in luoghi particolarmente sensibili”.
“Dalla metà di gennaio – aggiunge – questi luoghi sono protetti dalla polizia o dalle forze dell’ordine. C’è dunque da parte dello Stato e del governo una certa preoccupazione che certi luoghi cristiani possano essere presi di mira per attentati”. Non bisogna tuttavia “cedere al panico”, ribadisce Lalanne: “I cristiani sono sotto minaccia ma come lo sono anche i nostri fratelli musulmani ed ebrei”.
Esprime quindi piena fiducia nell’operato dello Stato, il quale “ha preso misure contro questa minaccia ed ha attivato una serie di precauzioni per proteggere i principali luoghi di culto in tutto il Paese, moschee, sinagoghe e chiese”. “Credo che lo Stato stia facendo il suo lavoro e il mio appello è di mantenere la calma, la serenità e la pace”, afferma il vescovo. Conclude infine ribadendo la dura condanna al terrorismo di matrice islamica: “Estremisti che si raccomandano alla fede in Dio ma come può Dio essere all’origine di atti di violenza e causa di morte?”. Tutto questo è “inaccettabile”.