La Chiesa del Gabon deve “alzare la voce” in difesa della “persona umana” e della “sacralità della vita” e resistere alle “ideologie”, alle “sètte”, alle “illusioni di una falsa modernità” e al “miraggio di ricchezze materiali”. Lo afferma papa Francesco nel discorso consegnato ai vescovi del paese africano, ricevuti oggi in visita ad limina.
Menzionando la ricorrenza del 170° anniversario dell’evangelizzazione in Gabon, il Santo Padre ha ricordato i primi missionari come “valorosi” ed “eroici”, per come sfidarono il clima ostile di quei tempi, che talora sconfinò nel martirio.
“La loro memoria, il loro zelo e la loro testimonianza evangelica – ha detto – non deve smettere di ispirare la vostra azione pastorale e di rappresentare per tutta la Chiesa nel Gabon, la fonte di un rinnovato impegno per l’annuncio del Vangelo, come messaggio di pace, di gioia, di salvezza che libera l’uomo dalle forze del male per condurlo al regno di Dio”.
Il Pontefice ha poi citato il Centro Studi per la Dottrina sociale e il dialogo interreligioso, inaugurato nel 2011 a Libreville, come un esempio della sollecitudine della chiesa gabonese verso “l’evangelizzazione dei costumi e delle realtà socio-politiche” del loro paese.
Una denuncia vibrante del Papa ha riguardato la “minaccia perniciosa” che arriva da “considerazioni tribali ed etniche discriminatorie” che sono la “negazione del Vangelo stesso”.
Francesco ha quindi esortato i presuli gabonesi a favorire uno “spirito di comunione” e una “vita di preghiera” tra i loro sacerdoti, non esitando, tuttavia, a “sanzionare le situazioni che lo richiedono”, pur “nella giustizia e nella carità”.
Dei religiosi ha elogiato in particolare il “notevole zelo apostolico al servizio del Vangelo” e, in occasione nell’anno della Vita Consacrata, ha chiesto di manifestare un “dialogo costruttivo” e una “collaborazione permanente a tutti i livelli” tra di loro, per la promozione dei “differenti carismi” nelle rispettive diocesi.
Un punto del messaggio ha riguardato l’educazione dei giovani gabonesi al “vero volto di Cristo”, rigettando “le ideologie, le sette, le illusioni di una falsa modernità e il miraggio della ricchezza materiale”.
Altro documento menzionato dal Santo Padre è stato l’accordo tra la Santa Sede e la repubblica del Gabon sull’educazione cattolica, siglato nel 2001, che favorisce “la promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo, con un’opzione preferenziale per i poveri”.
A tal proposito, il Pontefice ha esortato i presuli “ad alzare la voce per “difendere la persona umana e la sacralità della vita”. In vista del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, il Papa ha infine raccomandato di “pregare e far pregare per l’attuazione di un servizio migliore per tutte le famiglie”.