Nella sua consueta rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e Decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, risponde alla domanda di un lettore nigeriano.
Durante il periodo pasquale, è corretto incensare sia il Cero Pasquale sia la Croce, durante la Messa? — F.O., Ado-Ekiti, Nigeria
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Se durante la Messa viene usato l’incenso, la croce andrebbe incensata sempre, durante tutti i periodi liturgici dell’anno. Come viene specificato al n° 87 del Cerimoniale dei Vescovi, ciò viene fatto durante la processione d’ingresso e durante la presentazione dei doni all’offertorio.
L’incensazione del cero pasquale è prescritta solo durante la Veglia Pasquale, prima dell’intonazione dell’Exsultet. In questo caso, il diacono incensa prima il libro dell’Exsultet con tre tratti doppi, come se si trattasse dell’Evangeliario. Poi procede verso il cero pasquale e vi gira intorno incensandolo con tre tratti doppi.
I testi liturgici fanno pochi ulteriori accenni all’incensazione del cero. Tuttavia, il n° 88 del Cerimoniale dei Vescovi permette l’uso dell’incenso per qualsiasi processione di una certa solennità e il n° 95 consente l’incensazione, durante la processione d’ingresso, di reliquie e immagini esposte alla pubblica venerazione.
Perciò io credo, dal momento che il cero pasquale è il simbolo per eccellenza di Cristo Risorto durante questo periodo, che qualora venga usato incenso nella processione iniziale, ne consegua a ragione che anche il cero debba essere incensato, con tre doppi tratti come durante la Veglia. Comunque si tratterebbe di qualcosa di opzionale e non obbligatorio.
I testi liturgici, tuttavia, sembrerebbero escludere che questo gesto debba essere ripetuto durante la presentazione dei doni. Nel n° 95 è abbastanza chiaro come immagini e reliquie siano da incensare solo all’inizio della celebrazione e solo i doni e la croce vengono menzionati.
Allo stesso modo, nelle norme dettagliate per le celebrazioni solenni della Veglia Pasquale in forma straordinaria, il cero è incensato solo all’Exsultet, e non è affatto incluso negli altri momenti in cui viene usato l’incenso, specialmente durante le lodi, che in questa forma sono unite alla Messa solenne della Veglia, per quanto in forma abbreviata. Non sembrano esserci altri momenti, nella forma straordinaria, in cui il cero pasquale sia incensato.
Tuttavia, anche prima del Concilio Vaticano II, alcuni autori hanno raccomandato l’usanza di decorare il battistero durante l’Ottava di Pasqua e di incensare il fonte battesimale dopo la Messa, i Vespri o l’Adorazione Eucaristica. Questa usanza può essere osservata anche nella forma ordinaria.
[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]
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I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.