La Pasqua da vivere in comunione come opportunità ecumenica. È ciò che si vive in questi giorni in alcune zone della Terra Santa, dove da mercoledì scorso, 8 aprile, i cattolici latini stanno celebrando in contemporanea con i cristiani delle Chiese d’Oriente. L’unificazione delle date delle festività pasquali in gran parte dell’area affonda le radici nell’indicazione venuta dall’Assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa, i quali prima della Quaresima, in una lettera ai parroci cattolici, avevano suggerito di celebrare il Triduo pasquale in base al Calendario giuliano.
Indicazione già disposta nell’ottobre 2012 dall’Assemblea dei Vescovi ordinari cattolici della Terra Santa. L’adozione della data di Pasqua in coincidenza con il calendario delle Chiese orientali- sottolinea l’agenzia Fides – non riguarda tuttavia le aree di Gerusalemme e Betlemme, dove si continua a seguire il Calendario gregoriano sia per rispettare i vincoli imposti nella Città Santa dal sistema dello “Status quo” (che regola la convivenza tra le diverse Chiese cristiane nei Luoghi Santi), sia per tener conto dell’afflusso di pellegrini che ogni anno giungono da ogni parte del mondo a celebrare la Pasqua nei luoghi della vita terrena di Gesù.
“La Chiesa – si legge nella lettera diffusa dai Vescovi cattolici prima della Quaresima – ha ascoltato la voce dei fedeli, e ormai da tempo, celebrare la Pasqua insieme, cattolici e ortodossi, secondo il Calendario giuliano, è diventata una normale prassi; è un punto acquisito che non possiamo cambiare”.
Mons. Maroun Lahham, Vicario Patriarcale del Patriarcato latino di Gerusalemme per la Giordania, spiega all’agenzia Fides che “celebrare la Pasqua nello stesso giorno ha un evidente valore ecumenico, ma in realtà l’applicazione delle disposizioni per l’unificazione della data di Pasqua è tutt’altro che uniforme. Da noi in Giordania celebriamo la Pasqua insieme ai fratelli ortodossi già da quarant’anni. Nei Territori Palestinesi e anche a Cipro si è generalmente trovato un accordo per cui il Natale si celebra insieme il 25 dicembre, e la Pasqua si celebra insieme seguendo il calendario gregoriano. Mentre problemi continuano a esserci soprattutto in molte città d’Israele, come Haifa: nei luoghi dove i parroci e i Vescovi di rito diverso non trovano un consenso unanime, ognuno continua a seguire le consuetudini prevalenti nella propria Chiesa, e il cammino verso l’unificazione della data della Pasqua per ora non fa passi avanti”.