Dice il pedale destro al sinistro: “Non vedi che io sono spesso giù e più basso di te?”
Risponde il pedale sinistro: “Ma è proprio grazie ai tuoi momenti bassi che io sono spesso in alto. Se stai attento anch’io mi trovo spesso più in basso di te, ma me ne rallegro perché è proprio in quel momento che tu stai su.”
“Però – ribadisce il destro – noi due andiamo continuamente su e giù, e stiamo sempre attaccati alla bicicletta. Non vedo proprio nessun cambiamento in questo nostro continuo, monotono su e giù.”
Con il tono di chi la sa lunga, il sinistro rincuora il destro: “Ma tu vedi che il nostro monotono “su e giù”, dona velocità alla bicicletta.
Ci conviene scattare con sprint affidando alla bici i nostri continui “alti e bassi”, perché immediatamente essa ci rallegra offrendoci, oltre alla velocità, panoramiche sempre nuove.
Taci allora e pedala”.
Ciao da p. Andrea
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