Sulle strade della vita

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 24,13-35

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Lettura

L’Evangelista ci porta per mano a riconoscere Gesù in cammino con noi sulle strade della vita. Una sera di scoraggiamento e di delusione diventa per i due viandanti di Emmaus possibilità di rileggere tutto l’Antico Testamento, a partire dalla Croce e dall’ardore del cuore nell’ascoltare le parole del Viandante. Dalla Parola si passa alla Mensa dove l’atto dello spezzare il pane diventa criterio di comprensione di una Presenza Amica.

Meditazione

Sulle vie di fuga i discepoli vengono raggiunti dal Viandante che non afferma, ma pone domande, non chiede o verifica fedeltà, ma si fa compagno di sere segnate dall’amarezza. Sento che Gesù-Viandante mi chiede di me, del mio stato di vita, delle grandi promesse e dei solenni sbandamenti. Mi lascio guidare e coccolare dalla sua presenza per niente invadente e normativa, accolgo le sue domande e cerco di rispondere. Per non cadere in un soggettivismo esasperato e senza via d’uscita il Maestro ancora velato mi indica un criterio esterno a me: la Parola. Mi lascio interpellare da essa. Non sono io a leggere la Parola, ma è Lei che mi legge, mi compatta, mi orienta. Sento il cuore lentamente scaldarsi. Non posso lasciar passare questa grazia senza coglierla e fissarla nel mio cuore, per questo gli chiedo: «Resta con noi, Signore, perché si fa sera!». Incontrare Gesù, anche una sola volta e capire che non si può più fare a meno di Lui è tutt’uno. Il Vangelo di Emmaus pervaso da una trama eucaristica con i suoi due momenti, è un dolce richiamo a far passare dall’Eucarestia le cose importanti della vita che altrimenti vagano nell’incertezza e rischiano di ripiegarsi su se stesse. «Ed egli entrò per rimanere con loro»: questa frase, sintesi del Vangelo, mi rincuora perché so che Gesù non è passato di qui come un turista, ma ha deciso di domiciliarsi nella storia. In qualsiasi momento lieto o triste, in qualsiasi luogo o situazione, posso sentirlo accanto che mi chiede, che mi istruisce, che mi rincuora, che mi invia.

Preghiera

Resta con noi, Signore, in ogni sera della storia, in ogni notte di lontananza e di peccato. Resta con noi e compattaci come tua Chiesa raccolta intorno ai Santi Misteri. Resta con me, nell’ultima sera, quella della grande tentazione quando la tua presenza mi accompagnerà nell’ultimo passo della fede.

Agire

Farò attenzione in questa giornata ai messaggi, che, come sassolini di Pollicino, Gesù semina sul cammino perché non abbia a perdermi.

Meditazione a cura di mons. Arturo Aiello, vescovo di Teano-Calvi, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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