Inalazioni, getti fumogeni, aerosol, nebulizzazioni…ecco alcune delle parole scritte sui molti cartelli esposti lungo il corridoio che immette nei vari reparti di applicazioni termali.
Tutti allineati e seduti di fronte al proprio bocchettone fumogeno. Mi giunge questo avvertimento: “Non si metta troppo vicino…si scotterebbe. L’importante è che lei respiri normalmente in questo alone …”.
Con la coda dell’occhio vedo sedersi accanto a me un papà che prende sulle ginocchia il figlio di poco più d’un anno. Il piccolo, divertito e per nulla impaurito, agguanta il bocchettone già in funzione: lo guarda, lo avvicina, poi lo mette in disparte.
Fissando il papà, riprende in mano il pupazzetto con cui giocare, rimango però avvolto dal fumo benefico. “L’ho preso in braccio perché solo con me riesce l’operazione. Lo lascio giocare purché respiri in questo alone”.
Il giorno seguente, finita la mia seduta, mi attardo ad osservare una mamma che, per incoraggiarlo a sedersi al posto assegnato, addita al suo bambino l’esempio di un coetaneo: “Guardalo che bravo quel bambino…da solo respira davanti al bocchettone del fumo”.
La signora vede dal mio sorriso compiaciuto un atteggiamento incoraggiante e così commenta: “Lo attira e lo convince non tanto il comportamento dei grandi, ma soprattutto l’esempio dei piccoli della sua stessa età.”
Ciao da p. Andrea
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