"Abbiate fiducia nel Signore, come i martiri di Youhanabad"

Durante la celebrazione dopo Pasqua nella chiesa cattolica di San Giovanni, l’arcivescovo Shaw prega per i 22 cristiani uccisi e i 70 feriti nell’attentato alla periferia di Lahore

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“Non abbiate paura. Abbiate fiducia nel Signore, come hanno fatto i martiri di Youhanabad”. Così mons. Sebastian Francis Shaw, arcivescovo di Lahore, agli oltre 2.000 fedeli riuniti dopo la Pasqua nella chiesa cattolica di San Giovanni in Youhanabad. La celebrazione – spiega l’agenzia Fides – è stata occasione per pregare “per i 22 martiri” e per i 70 feriti tuttora in ospedale.

Nel suo discorso, l’arcivescovo ha sottolineato che “il terrorismo colpisce l’intera nazione, senza fare distinzione tra chiese, moschee, scuole o istituzioni governative. I fedeli cristiani ripongono la loro fiducia nel Signore e pregano per la vera pace e per l’intera nazione”. Ha quindi ringraziato il governo, l’amministrazione civile e i leader religiosi “per la solidarietà dimostrata”, scongiurando “tensione e sentimenti cattivi tra comunità diverse” dopo il linciaggio di due musulmani avvenuto dopo gli attentati.

A sua volta, padre Francis Gulzar, parroco alla chiesa di san Giovanni e vicario generale nella diocesi di Lahore, ha ringraziato l’arcivescovo, i leader religiosi e gli esponenti politici che hanno mostrato attenzione, solidarietà e interesse verso la comunità cristiana colpita. 

Come riferito sempre a Fides, nei giorni scorsi anche una delegazione della Commissione nazionale “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale del Pakistan, guidata dal direttore padre Emmanuel Yousaf, ha visitato e confortato i fedeli del luogo, cercando di alleviare la tensione e le complicazioni insorte dopo gli attacchi. 

La Commissione si è fatta interprete delle esigenze dei cristiani locali e mediatrice con le autorità, soprattutto per i fedeli innocenti arrestati all’indomani del linciaggio. Ha inoltre distribuito aiuti in denaro alle famiglie delle vittime degli attentati e alle famiglie dei cristiani arrestati ingiustamente, assicurando loro anche assistenza legale gratuita.

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ZENIT Staff

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