Lettura
È il primo incontro del Risorto ed è riservato alle donne costituite annunciatrici della Pasqua. «Gesù venne loro incontro»: è Gesù che raccoglie la Chiesa dispersa andando incontro a loro, fermandosi sulle loro strade, intercettando i loro tracciati di vita. In parallelo alla verità della Pasqua che fa luce, si diffonde anche una menzogna creata ad arte dai capi dei sacerdoti. Il denaro con cui è stato venduto il Maestro ora ricompare per comprare i soldati. Luce e tenebra continuano a propagarsi in opposizione.
Meditazione
Le donne che adorano il Risorto e prostrate gli stringono i piedi sono immagine della Chiesa che finalmente incontra il suo Signore e gli si stringe intorno. «A te si stringe l’anima mia». Ad esse ed a noi Gesù dice: «Non temete!»: non temete di credere in me e alla mia Pasqua, non abbiate paura della bellezza di cui vi faccio portatori, andate per il mondo senza timore. «Il Signore è mia luce e mia salvezza di chi avrò timore?». Alle donne viene affidato il compito di trasmettere ai discepoli il luogo dell’appuntamento: “Che vadano in Galilea”. È un’indicazione geografica, ma soprattutto teologica. I discepoli debbono tornare laddove tutto è iniziato, ricominciare daccapo, riprendere la predicazione del Battista e la fase inaugurale del Vangelo. Il nostro cammino va continuamente dalla Galilea alla Giudea e viceversa. Non si tratta di una ripetizione, ma di un approfondimento, da una regione all’altra dell’anima (Galilea e Giudea sono regioni dell’anima) compiamo il pellegrinaggio della fede e portiamo a maturazione il nostro rapporto con Gesù di Nazaret che ora è il Signore della morte e della vita. Fermarsi a Gerusalemme è una tentazione, bisogna continuare il cammino e non fermarsi mai. Il Risorto è fruibile sulle strade del mondo dove gli uomini camminano, soffrono e godono e non in luoghi chiusi che rischiano di diventare tombe della fede. In quale Galilea Gesù oggi mi invita?
Preghiera
Sulle strade della vita vienimi incontro, Signore, allevia le mie stanchezze, perdona le mie staticità, donami coraggio per cercarti ancora dopo averti trovato.
Agire
Oggi rinuncio all’auto e faccio un tratto di strada a piedi. Cerco di intravedere nelle persone che incontro una traccia della Pasqua accarezzandole con lo sguardo.
Meditazione a cura di mons. Arturo Aiello, vescovo di Teano-Calvi, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
