Asia Bibi chiede una "preghiera speciale" al Papa

Intanto il Muncipio di Parigi conferisce la cittadinanza onoraria alla donna pakistana, condannata a morte per blasfemia

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Dopo che la petizione per la sua libertà ha superato il mezzo milione di firme, Asia Bibi ha diffuso una lettera in cui racconta il suo stato d’animo in prossimità della Pasqua e ha rinnovato il suo appello a papa Francesco.

“Nella Pasqua Gesù Cristo ci dà un esempio di pace e di perdono. Tutti dobbiamo imparare dall’insegnamento e dal sacrificio del Cristo, messo in croce per noi e che ha perdonato tutti coloro che gli hanno fatto del male”, scrive la donna pakistana condannata a morte per blasfemia e in carcere da cinque anni.

“In questo giorno speciale, chiedo ai cristiani in Pakistan di vivere e pregare per la pace”, prosegue la Bibi che poi chiede al Santo Padre di rivolgere “una preghiera speciale per la pace nel mondo e per me”. Una prima lettera al Pontefice era stata recapitata dalla donna lo scorso 25 ottobre.

Secondo quanto riferisce Vatican Insider, Joseph Nadeem, responsabile della Reinassance Education Foundation di Lahore, che fornisce assistenza legale alla donna, ha incontrato la detenuta giovedì scorso, assieme al marito di lei, Ashiq.

“Asia sta bene fisicamente e psicologicamente” e “vive le sue giornate tra dolore e speranza, una speranza fondata su Cristo, che non l’abbandona”, ha dichiarato Nadeem alla testata italiana.

Al tempo stesso, la Bibi si è detta “molto preoccupata, dopo gli attentati alla chiesa di Youhanabad, soprattutto per la sua famiglia” e ha chiesto alla Fondazione di “garantire la sicurezza di suo marito e dei suoi figli”.

Nel frattempo per la detenuta pakistana si è mobilitato il Municipio di Parigi, che le ha conferito la cittadinanza onoraria. “Essere cittadino onorario significa incarnare i valori di libertà e tolleranza. Con questo gesto forte, desidero testimoniare la solidarietà di Parigi verso le numerose donne nel mondo, di ogni confessione, vittime dell’oscurantismo religioso e dell’estremismo politico”, ha dichiarato il sindaco Anne Hildago.

L’immagine di Asia Bibi è stata quindi simbolicamente affissa sul muro della Mairie centrale è lì vi rimarrà fino alla sua liberazione.

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ZENIT Staff

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