Yemen: l'Onu parla di oltre 500 vittime

Il conflitto nel Paese si è intensificato dopo che l’Arabia Saudita ha avviato operazioni militari contro i ribelli sciiti hutni

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Un bilancio devastante: 519 persone uccise, 1.700 ferite e decine di migliaia costrette a rifugiarsi in Paesi limitrofi. È ciò che sta accadendo in Yemen, secondo la denuncia di Valerie Amos, responsabile Onu per gli Affari Umanitari, che ha ripreso i dati forniti da organizzazioni umanitarie che operano nel Paese arabo.

I combattimenti si sono intensificati dallo scorso 25 marzo, quando una colazione guidata dall’Arabia Saudita ha avviato operazioni militari in Yemen contro i ribelli sciiti hutni, nel sud del Paese. Intensificarsi che ha suscitato la preoccupazione di Amos per “i civili intrappolati nel mezzo di violenti combattimenti”. Di qui il suo appello “a tutte le parti” affinché vengano protette “donne, bambini e uomini che soffrono per le conseguenze del conflitto”. La responsabile Onu per gli Affari Umanitari ricorda inoltre che prima “della recente escalation di violenze, milioni di yemeniti erano già in condizioni estremamente vulnerabili”.

Si apprende intanto che il comando militare americano nella regione del Golfo persico ha dato il via libera a rifornire gli aerei militari sauditi impegnati nell’offensiva nello Yemen. A proposito dell’offensiva, il maggiore dell’esercito saudita, Ahmed Asiri, ha annunciato oggi – come riporta l’Osservatore Romano – che “i ribelli sciiti huthi non sono riusciti a occupare i palazzi del potere di Aden”, nel sud dello Yemen. Parlando alla stampa, l’ufficiale ha affermato che gli sciiti “hanno tentato di issare la loro bandiera sui palazzi del centro di Aden ma non sono riusciti a fare altro che prendere il controllo di uno o due quartieri della città”. 

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ZENIT Staff

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