“Io penso a quanta forza abbia dato la Madonna del Buon Consiglio ai successori di Pietro ed ai due Papi che verranno canonizzati domenica”. Ha esordito così il cardinale Paolo Sardi, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, nell’omelia della Messa cantata presieduta nel santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, il 25 aprile scorso. L’occasione è stata la ricorrenza della “Venuta”, tradizione che si tramanda dal 1467 nel giorno della memoria liturgica di San Marco, secondo cui l’affresco della Vergine con Bambino sia apparso miracolosamente su un muro della chiesa che la beata Petruccia stava edificando tra la derisione dei concittadini. La stessa immagine che i fuggiaschi dall’Albania riconobbero essersi staccata “per mano angelica” dal muro della chiesa di Scutari che stava per essere occupata dagli invasori ottomani.
L’ispirazione della Vergine su Giovanni XXIII si mostrò chiaramente quando, nel 1962, scrisse al presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy ed a quello dell’URSS Nikita Krusciov la lettera che risultò fondamentale per risolvere la crisi dei missili a Cuba. E anche la vita di Giovanni Paolo II, tra rischi e certezze incrollabili, è sempre stata improntata sulla benedizione dell’altissima Protettrice.
Entambi i Papi furono pellegrini d’eccezione al santuario della Madonna del Buon Consiglio. Roncalli vi si recò il 25 agosto 1959, di ritorno dal Sacro Ritiro di San Francesco a Bellegra. Doveva restare una visita privata, la notizia, però, si sparse in un battibaleno e ad accogliere il “Papa buono” fu una folla strabocchevole, accorsa anche dai paesi vicini. La visita di Wojtyla, il 22 aprile 1993, fu invece un vero e proprio piccolo viaggio apostolico in preparazione a quello in Albania tre giorni dopo. A Genazzano, il Pontefice si raccolse in preghiera e sull’altare maggiore del Santuario benedisse una copia della Madonna del Buon Consiglio, opera del pittore Dante Ricci, che portò con sé di là dall’Adriatico ricollocandola nella chiesa di Scutari, in costruzione dopo l’invasione ottomana e l’ateismo del crollato regime comunista.
“I consigli sono tanti, ma quelli buoni quali sono? Sono quelli che ci dà il Vangelo”, ha detto il cardinale Sardi nella sua omelia. E ha aggiunto: “Papa Francesco ha regalato tanti piccoli Vangeli e ha raccomandato a tutti di prendere in mano questo libro, ascoltando i consigli del Papa, dei vescovi e dei sacerdoti”.
A concelebrare la messa, gremita di pellegrini, è stato monsignor Gianfranco Girotti, reggente emerito della Penitenzieria Apostolica, insieme a padre Gioele Schiavella, parroco emerito della chiesa di Sant’Anna di Vaticano, ai padri agostiniani del Santuario ed al clero locale. “Tutti – ha concluso il porporato – siamo chiamati ad essere cristiani autentici e se sei in difficoltà mettiti in ascolto di Lei, alla quale ci affidiamo. Madre nostra sii paziente, io ti voglio seguire”.