Gioia e solidarietà: con questi sentimenti Papa Francesco saluta l'elezione del nuovo patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente, Mor Ignatius Aphrem II, capo supremo della Chiesa siro-ortodossa universale. In un telegramma - tradotto e pubblicato da L'Osservatore Romano - il Pontefice esprime "volentieri a lei e al clero e ai fedeli del Patriarcato siro-ortodosso i miei migliori auguri e la mia solidarietà orante, domandando allo Spirito Santo di effondere le sue abbondanti benedizioni sul suo alto ministero". 

La preghiera di Francesco - si legge - è "che vostra Santità possa essere un padre spirituale per il suo popolo e un instancabile costruttore di pace e di giustizia, servendo il bene comune e il bene dell’intero Medio Oriente nelle difficili circostanze attuali".

"È importante - aggiunge il Santo Padre - che tutti i cristiani diano testimonianza dell’amore e dell’amicizia che ci uniscono, memori della preghiera offerta da nostro Signore durante l’ultima cena: affinché tutti siano una cosa sola perché il mondo creda (cfr. Gv 17, 21)".

Il Pontefice si rivolge poi all’Onnipotente ringraziandoli "per i vincoli di fraternità tra la Chiesa cattolica e la Chiesa siro-ortodossa". L'auspicio è che "la nostra amicizia e il nostro dialogo costanti possano essere ulteriormente sviluppati e approfonditi". "Che il nostro Padre celeste è quindi la preghiera di Bergoglio - colmi vostra Santità di pace e di forza per il nobile compito che l’attende". (S.C.)