Il cardinale Scola prega con don Bosco

Domani, alle 21, in Duomo la Messa che chiude le giornate milanesi dedicate al “Santo dei giovani”

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A chiusura delle giornate milanesi dell’urna di san Giovanni Bosco, domani sera alle 21, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, celebrerà la Messa in Duomo con le reliquie  del “Santo dei giovani”. La celebrazione – aperta a tutti i fedeli – era in programma inizialmente in Sant’Ambrogio, ma il grande numero di richieste giunte per partecipare alla Messa e gli oltre 30mila fedeli accorsi fino ad oggi ai diversi eventi organizzati a Milano e in diocesi hanno spinto gli organizzatori a spostare il momento finale in Duomo. 

Cambia quindi anche il percorso della fiaccolata che precederà la Messa. Il corteo – riferisce un comunicato – partirà alle ore 20 dalla Basilica di Sant’Ambrogio (ingresso Largo Gemelli) per giungere al Duomo per le 21. Il passaggio dell’urna di don Bosco a Milano e in Diocesi ha suscitato ovunque grande entusiasmo a riprova della  profonda eredità spirituale che il “Santo dei giovani” ha lasciato in terra ambrosiana.

Diecimila fedeli gli hanno reso omaggio nella prima giornata del 31 gennaio a Varese, Vengono Inferiore, Olgiate Olona e Seregno. Erano in 4 mila nella mattina di sabato 1 febbraio nella Basilica di San Nicolò a Lecco; 6 mila tra catechisti e ragazzi degli oratori hanno gremito il Duomo di Milano sabato pomeriggio per la Messa presieduta dal vicario generale della Diocesi, mons. Mario Delpini; altri diecimila sono passati in Cattedrale per la visita e la preghiera durante il resto della giornata.

«I ragazzi di oggi talora forse sono scoraggiati, complessati, persuasi di non valere niente e di non avere niente da sperare: noi impariamo a guardarli con lo sguardo di don Bosco, con lo sguardo di Dio perché anche loro imparino ad avere stima di sé», ha spiegato il vicario generale monsignor Delpini.

Milano, dopo Torino è per don Bosco la città più importante per la sua missione. Il sacerdote visitò diverse volte il capoluogo lombardo e gli fu molto affezionato come testimonia anche la lapide nella Curia ambrosiana che ricorda il legame con il vescovo di allora, monsignor Luigi Nazari di Calabiana, che don Bosco incontrò nel settembre del 1886, due anni prima di morire. Solo altri tre eventi sono ricordati con pari importanza in curia con una lapide: la visita di papa Benedetto XVI nel 2012 per l’incontro mondiale della famiglie, le due visite di Giovanni Paolo II (20-22 maggio 1983 e 2-4 novembre 1984), la fine della seconda guerra mondiale e il ringraziamento alla Madonna per avere scampato il Duomo dai bombardamenti.    

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ZENIT Staff

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