La relazione "Estrela" adottata di nuovo

I diritti dei genitori e la sicurezza dei bambini in pericolo a causa della pressione delle lobby radicali

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Lunedì scorso la Commissione sui diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo (FEMM) ha votato in favore della relazione presentata da Edite Estrela (S&D) sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, in seguito al rinvio in commissione votato dalla plenaria nel mese di ottobre.

“Il risultato del voto è stato di soli 19 voti a favore e 14 contro. Il testo è stato leggermente modificato prima del voto, ma resta critico riguardo al ruolo dei genitori come primi e principali educatori dei loro figli, dal momento che la relazione promuove un’educazione sessuale ispirata ad un’agenda radicale che comprende, tra l’altro, la masturbazione della prima infanzia, per non citare che un esempio”.

Lo afferma la Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche (FAFCE), in un comunicato stampa nel quale si denuncia che “l’influenza dell’agenda radicale promossa dall’IPPF e dall’OMS, tra gli altri, è incompatibile con ciò che i genitori desiderano per i loro bambini. Essi sanno meglio degli “esperti” dell’OMS ciò che è buono per i loro figli. Il fatto che questa agenda abbia influenzato in tal modo la relazione Estrela rimette in causa la procedura democratica ed il rispetto per gli interessi dei cittadini nell’UE”.

E in effetti la relazione Estrela si ispira al documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità intitolato “Standard per l’educazione sessuale in Europa”, finalizzato a fornire delle linee guida per l’educazione sessuale dei bambini a partire dalla prima infanzia.

La procedura della quale è stata oggetto la relazione sulla salute e i diritti sessuali riproduttivi dell’eurodeputata portoghese Edite Estrela è stata alquanto eccezionale. Non capita spesso, infatti, che una relazione – giunta allo stadio finale della procedura parlamentare – sia bloccata da un voto di rinvio in commissione, avvenuto nel corso dell’ultima seduta plenaria di Strasburgo, il 22 ottobre scorso.

Se il regolamento non è chiaro sulla procedura da seguire, tutti si aspettavano che ci fosse almeno la possibilità di un dialogo trasparente su questa relazione che ha diviso così palesemente l’europarlamento. Tuttavia i sostenitori di Edite Estrela non hanno permesso che fosse riaperto alcun dibattito né, tanto meno, che fosse data la possibilità di modificare il testo con nuovi emendamenti. Al contrario, sono stati concessi soltanto alcuni ritocchi, solo su quei punti che erano considerati decisamente troppo spinti finanche da parte di alcuni osservatori a favore dell’aborto.

In tal maniera il progetto di risoluzione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi è già stato messo all’agenda della prossima seduta plenaria del Parlamento europeo: il voto è previsto per il mattino del 10 dicembre. La FAFCE ha già chiamato alla mobilitazione, affinché i rappresentanti politici di Strasburgo aprano gli occhi sull’ideologia e la pericolosità di un tale progetto di risoluzione, il quale, anche se non giuridicamente vincolante per gli Stati membri, rischierebbe di diventare la posizione ufficiale del Parlamento europeo: “Mentre si avvicinano le elezioni europee, i padri, le madri e tutti gli altri educatori seguono attentamente le posizioni dei deputati europei, democraticamente eletti, in favore della trasparenza, della sussidiarietà e del diritto dei bambini ad essere protetti…” (N.S.)

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ZENIT Staff

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